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Cronaca

Al centro di accoglienza si trovano con una persona in più

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Da una struttura all’altra, per paura di un altro ospite. Curioso episodio ieri a Zimone, dove i responsabili del centro d’accoglienza gestito da Nuvola si sono ritrovati con una persona… in più. Si trattava di un diciottenne originario della Nuova Guinea, allontanatosi dall’altra struttura del paese, quella di cui si occupa il consorzio Filo da Tessere, dopo una discussione con un altro uomo.

Gli operatori hanno chiamato i carabinieri. Intervenuti sul posto, i militari hanno della stazione di Cavaglià hanno tentato di ricostruire cosa fosse accaduto, anche grazie all’intervento di una terza persona che ha fatto da traduttrice. Il ragazzo ha quindi spiegato che stava lavorando nell’orto insieme a un nigeriano 29enne. Lui innaffiava, l’altro vangava. Secondo una prima sommaria ricostruzione, a un certo punto, essendosi rotta la zappa, il nigeriano avrebbe iniziato ad imprecare e a scaldarsi. Non è ben chiaro come la situazione sia degenerata, l’unica certezza è che il giovanissimo richiedente asilo si è spaventato e, sentitosi minacciato durante la discussione con il compagno più grande, è quindi scappato via ed è andato a rifugiarsi nell’altra struttura.

Da una struttura all’altra, per paura di un altro ospite. Curioso episodio ieri a Zimone, dove i responsabili del centro d’accoglienza gestito da Nuvola si sono ritrovati con una persona… in più. Si trattava di un diciottenne originario della Nuova Guinea, allontanatosi dall’altra struttura del paese, quella di cui si occupa il consorzio Filo da Tessere, dopo una discussione con un altro uomo.

Gli operatori hanno chiamato i carabinieri. Intervenuti sul posto, i militari hanno della stazione di Cavaglià hanno tentato di ricostruire cosa fosse accaduto, anche grazie all’intervento di una terza persona che ha fatto da traduttrice. Il ragazzo ha quindi spiegato che stava lavorando nell’orto insieme a un nigeriano 29enne. Lui innaffiava, l’altro vangava. Secondo una prima sommaria ricostruzione, a un certo punto, essendosi rotta la zappa, il nigeriano avrebbe iniziato ad imprecare e a scaldarsi. Non è ben chiaro come la situazione sia degenerata, l’unica certezza è che il giovanissimo richiedente asilo si è spaventato e, sentitosi minacciato durante la discussione con il compagno più grande, è quindi scappato via ed è andato a rifugiarsi nell’altra struttura.

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