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Biella

Social Card: “Una misura iniqua e discriminatoria”

Un comunicato del Pd

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Riceviamo e pubblichiamo:

Da tempo il nostro partito denuncia il fatto che l’Italia, come rilevato dall’ISTAT, sia rimasta l’unico Paese europeo senza forme di sostegno alle fasce sociali economicamente più deboli, e senza un valido strumento di contrasto alla povertà, dopo il drastico ridimensionamento del reddito di cittadinanza da parte del governo Meloni.
La destra al governo ha tentato maldestramente di metterci una toppa, per certi aspetti peggiore del buco: una “social card” da 380 euro da spendere per alimentari e beni di prima necessità, unicamente tramite bancomat.
Non è però una misura universale, ma fortemente discriminatoria: possono avvantaggiarsene solo nuclei familiari di almeno tre persone (se almeno un componente nato entro il 2009 o entro il 2005, il nucleo familiare è preferito), con un reddito ISEE inferiore a 15 mila euro, ma risultante da ISEE rilasciato prima del 12 maggio 2023.
Ne restano escluse le coppie senza figli conviventi, i single e gli anziani soli, oltre ai nuclei familiari di almeno tre persone che non avessero, con doti divinatorie, ottenuto una certificazione ISEE anteriormente al 12 maggio 2023.
C’è una ragione valida per introdurre simili discriminazioni, dimenticando i principi di solidarietà e uguaglianza previsti dagli art. 2 e 3 della Costituzione?
No, non c’è, e sorge il dubbio che anche questo provvedimento si inserisca nel solco della battaglia ideologica che la destra al governo sta conducendo da tempo, per fare un clamore sufficiente a mascherare i suoi fallimenti sul PNRR, contro i modelli di famiglia non “tradizionali”.
Il governo Meloni ha introdotto un’elemosina di stato con criteri fortemente discriminatori, ostentatamente ignorando che sempre in Europa è l’Italia il Paese in cui i salari hanno perso maggiormente potere d’acquisto (circa il 7,5%), che il fenomeno del precariato è in peggioramento, aggravato dal “decreto precarietà” del 1 maggio 2023, che ha favorito i contratti a termine in una fase economica in cui sarebbe stato possibile e ben più opportuno ridimensionarli.
Il Paese conta circa tre milioni di lavoratori poveri, con una retribuzione oraria inferiore a 9 euro, talora nonostante l’esistenza di un CCNL di categoria.
Quali progetti di vita familiare pensa di favorire questa destra, che in tavoli diversi lancia allarmi (condivisibili) sul calo di natalità e bercia di pericolo di sostituzione etnica o vaneggia sui nomi dei cani, ma si rifiuta di prendere in considerazione le proposta di legge (quasi) unitaria delle opposizioni sul salario minimo e taglia dai progetti PNRR l’aumento dei posti negli asili nido? Cosa pensa di risolvere con la mancetta della social card?
Rimane un preoccupante mistero che aggrava la consapevolezza dell’incapacità del governo di affrontare seriamente e senza discriminazioni il tema della povertà, e di dare concrete prospettive di futuro ai giovani.

Greta Cogotti ref.tav diritti  del Partito Democratico Biellese
Rinaldo Chiola segretario Partito Democratico Biellese

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    18 Luglio 2023 at 7:47

    Il PD, partito di minoranza di sempre minor peso sulla scena locale e nazionale, come al solito non è in grado di fare altro che criticare e accusare il Governo eletto democraticamente dalla maggior parte degli Italiani e che hanno continuato ad esprimere la loro netta preferenza anche durante le Amministrative. Il partito dei “no” a prescindere e della totale assenza di proposte alternative, tenendo bene a mente che è stato proprio il PD a governare nei precedenti innumerevoli governicchi e che la maggior parte delle accuse che ora rivolge al centro destra, potevano essere realizzate da questa confusa e caotica sinistra. Troppo comodo accusare chi finalmente ha il coraggio e la forza di costruire qualcosa e di correggere gli scempi amministrativi e giuridici e sociali che il PD e i suoi accoliti hanno realizzato in anni e anni di mal governo. Accusano il Governo attuale non fare nulla. Ma loro cosa hanno fatto quando erano al governo e avevano il potere di fare tutte quelle cose e quelle riforme che ora fanno parte dei quotidiani attacchi da parte della loro inadeguata e improbabile segretaria radical-chic? Il PD così come il M5S e il resto della brigata di sinistra scansafatiche (tra i quali i ridicoli Verdi, pseudo ambientalisti con la Porsche) continuano a proclamare e annunciare una durissima opposizione, ma la realtà è che non contano nulla e che non li ascolta nessuno. Anche perchè la loro opposizione è rumore di fondo per illudere le orecchie dei tapini che hanno dato loro il voto.

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