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L’esame d’avvocato non fa paura: i suggerimenti di Marco Zincani

Consigli ai giovani

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L’esame di abilitazione forense 2022 è ormai alle porte: con il nuovo anno sono state nominate le commissioni e le varie Corti d’Appello stanno procedendo con i sorteggi delle lettere per stabilire l’ordine con cui verranno esaminati i candidati. Anche per questa sessione è stato riproposto l’orale rafforzato, ovvero due prove orali, misura già adottata l’anno precedente per far fronte all’emergenza sanitaria. Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 novembre 2021, riporta le linee generali di svolgimento del primo esame: discussione di una questione pratico-applicativa, tempo totale circa un’ora, 30 minuti per stendere la bozza, 30 minuti per esporre oralmente.

Il ricorso a una modalità differente dallo scritto tradizionale spaventa molti aspiranti giuristi, che si vedono messi alla prova su una materia soltanto di cui però devo conoscere tutti i dettagli. L’argomentazione dalla durata di un’ora su un caso richiede infatti tantissima padronanza del diritto e appropriatezza di linguaggio. Inoltre, dovendo scegliendo tra Diritto Civile, Diritto Penale o Diritto Amministrativo come argomento del primo esame, moltissimi sono in preda di una grandissima indecisione e incertezza.

Per consigliare al meglio i giovani, abbiamo chiesto a Marco Zincani, fondatore dei corsi di Formazione Giuridica in Italia, scuola storica per la formazione di aspiranti avvocati e magistrati, alcuni suggerimenti. In oltre vent’anni ha formato più di ventimila professionisti e, per questo, conosce a fondo tutte le problematiche e le difficoltà connesse alla preparazione e al superamento di tale prova.

Ai miei ragazzi ho sempre consigliato, anche l’anno scorso, di optare per la materia più debole, quella che non si saprebbe ricordare appieno in sede di seconda prova per un semplice motivo: la prima prova orale si svolge con codice alla mano, per cui sarà più facile ritrovare le trame di qualcosa di cui non si ha perfetta padronanza Più difficile sarebbe farlo nel secondo orale, quando la possibilità di consultare i testi non è presente.

In secondo luogo, per arrivare tranquilli all’esame bisogna prepararsi e scegliere di dedicare il giusto tempo allo studio. La giusta suddivisione del tempo, tra studio, lavoro e impegni personali è la chiave del successo. Sicuramente in questo aiuta il fatto di partire per tempo con la propria preparazione, in modo tale da potersi organizzare e gestire le proprie energie.

Da ultimo, consiglio sempre di scegliere attentamente i codici con cui andare all’esame. Bisognerebbe utilizzare sempre un codice che sia facilmente e rapidamente consultabile, in modo da rintracciare gli istituti rilevanti e lo schema dell’istituto stesso individuando ciò che è necessario riportare nell’esposizione.

Infine, ciò che farà la differenza sarà, oltre ovviamente alla conoscenza della materia, il rispetto dei criteri di valutazione. Prestate particolare attenzione alla correttezza grammaticale, sintattica e ortografica nonché alla chiarezza, logicità, sinteticità e interdisciplinarità del vostro elaborato.

In bocca al lupo a tutti!

 

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