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I 36 anni del Processo al Babi di Beppe Pellitteri raccontati in un libro

Scritto da Giorgio Pezzana

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BIELLA – Un “processo” lungo 36 anni, tanti quante sono state le sentenze che hanno condannato al rogo il Babi, batrace della bassa vercellese che, ogni anno, in vista del carnevale, giunge in terra biellese per insidiare la Catlin-a, moglie del Gipin, tradizionale maschera della città di Biella.

Trentasei sono state le edizioni del “processo” firmate da Beppe Pellitteri, regista, autore, attore e cabarettista che ha saputo trasformare uno dei tanti momenti dello storico carnevale cittadino in un autentico evento teatrale che ogni anno ha messo a nudo i vizi, i segreti, i pettegolezzi, il malaffare di un territorio apparentemente tranquillo, ma in realtà animato da taciti fermenti.

Pellitteri ha raccontato i 36 anni del “Processo del Babi” al giornalista Giorgio Pezzana e lo ha fatto con una serie di incontri che hanno permesso via via di ritrovare personaggi, battute, canzoni, sberleffi in un infinito vortice di situazioni, pubbliche accuse, commenti salaci che hanno raccolto, anno dopo anno, i consensi sempre più calorosi del pubblico che in quel “processo” si riconosceva e che ogni anno attendeva con trepidazione l’apertura di quel sipario.

Poi, qualcosa è cambiato nella società. «Ho capito che era giunto il momento di fermarci – dice Pellitteri – quando ho colto tra il pubblico e anche al di fuori del momento teatrale, un anelito alla cattiveria, una spinta verso lo scontro, una sorta di attesa di una resa dei conti che non era nelle mie corde e che non appartiene al mio modo di pensare al cabaret. La satira, il sarcasmo, lo sberleffo, sono questi gli ingredienti del “processo” così come l’ho sempre inteso io. Non vi è mai stato né avrebbe dovuto esserci nient’altro. E per 36 anni credo di essere riuscito a mantenere fermo il timone in quella direzione».

Partendo da questi presupposti è nato il libro “Giorgio Pezzana incontra Beppe Pellitteri. Il ‘processo’ del Babi – 1983/2019 ”. Racconti, aneddoti, un po’ di nostalgia e tante immagini che rimarranno per sempre la testimonianza di un evento entrato nella storia della città di Biella.

«E’ stato un piacere e a tratti un’emozione – racconta Pezzana – riscoprire di volta in volta alcuni personaggi che hanno segnato la storia di questo “processo”. Rileggere le loro battute, spesso ispirate da una saggezza antica che fa parte essa stessa della storia del territorio. Ma ciò che è davvero straordinario è stato lo scoprire come un siciliano approdato giovinetto nel Biellese, abbia saputo entrare nelle viscere di questa terra e di questa gente, sia stato capace di leggerne virtù e ipocrisie, reinterpretandole poi in chiave satirica come neppure un biellese avrebbe saputo fare. E senza mai rinnegare le sue origini, la sua terra, l’orgoglio di un’appartenenza. Credo che questo libro rimarrà nel tempo perché questi 36 anni di “Processo del Babi” sono altrettante pagine di storia biellese, tra vicende e paradossi vissuti con leggerezza, testimonianze un po’ naif di un tempo andato, all’insegna di un sorriso».

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