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Via ai saldi, tutto quello che bisogna sapere

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Saldi invernali 2018 tutto quello che c’è da sapere.

Saldi invernali 2018

Dopo lo shopping natalizio che ha permesso ai commercianti di respirare una boccata d’ossigeno, si sta per aprire un’altra stagione cruciale per l’economia locale. I saldi invernali sono infatti alle porte e, per la provincia di Torino, inizieranno il prossimo 5 gennaio. Sulla base di quanto previsto, ancora, dalla normativa della Regione Piemonte, inoltre, la stagione dei saldi potrà proseguire per un totale di 8 settimane, fino quindi al 2 marzo.

Aspettative e speranze

Come di consueto gli operatori del commercio e, in particolare, quelli del settore abbigliamento sperano che questa tornata di vendite promozionali possa risollevare le sorti dell’economia locale. Per questo le loro aspettative, in generale, sono legate a una grande risposta della clientela sin dai primi giorni di sconti. Si tratterebbe quindi di una iniezione di fiducia in tutto il settore del commercio del nostro territorio. Un ambiente che da anni è alle prese con la crisi e con uno scenario di indiscutibile calo dei consumi.

Le regole e gli sconti nei 30 giorni precedenti

Secondo quanto previsto dalla Legge Regionale “nei trenta giorni che precedono la data di inizio delle vendite di fine stagione non è consentito lo svolgimento delle vendite promozionali aventi ad oggetto articoli a carattere stagionale o di moda”. Beni, dunque, “suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo”. Nel corso delle vendite di fine stagione “lo sconto o ribasso effettuato – scrive l’Ascom Torino – deve comunque essere espresso in percentuale sul normale prezzo di vendita”. Prezzo, quest’ultimo, che “deve comunque essere esposto”.

 

Le sanzioni per i commercianti

I commercianti che contravvengono alle regole sono soggetti a sanzione amministrativa. Una “multa” salata che potrà variare, a seconda della gravità della violazione, da 516,46 fino a 3.098,74 Euro.

I consigli per i consumatori

Lo sconto deve essere quindi espresso in percentuale e sul cartellino deve essere riportato anche il prezzo di vendita originario. I prodotti soggetti a saldo dovrebbero, comunque, essere ben separati da quelli non scontati. Il venditore, inoltre, è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato sulla cartellonistica.

Prove, cambi e garanzia

“Consentire la prova dei capi non è un obbligo – scrive la Guardia di Finanza sul suo sito internet -, ma è rimesso alla discrezionalità del negoziante”. Se si è incerti sull’acquisto è utile chiedere al negoziante se, dopo l’acquisto, sia possibile effettuare un cambio e, ancora più utile, chiedere il limite di tempo entro cui chiederlo. E’ di fondamentale importanza conservare sempre lo scontrino. questo perché, nel caso dopo l’acquisto si palesi un difetto nel capo acquistato, la legge garantisce all’acquirente la possibilità di cambiare la merce difettosa.

Saldi invernali 2018 tutto quello che c’è da sapere.

Saldi invernali 2018

Dopo lo shopping natalizio che ha permesso ai commercianti di respirare una boccata d’ossigeno, si sta per aprire un’altra stagione cruciale per l’economia locale. I saldi invernali sono infatti alle porte e, per la provincia di Torino, inizieranno il prossimo 5 gennaio. Sulla base di quanto previsto, ancora, dalla normativa della Regione Piemonte, inoltre, la stagione dei saldi potrà proseguire per un totale di 8 settimane, fino quindi al 2 marzo.

Aspettative e speranze

Come di consueto gli operatori del commercio e, in particolare, quelli del settore abbigliamento sperano che questa tornata di vendite promozionali possa risollevare le sorti dell’economia locale. Per questo le loro aspettative, in generale, sono legate a una grande risposta della clientela sin dai primi giorni di sconti. Si tratterebbe quindi di una iniezione di fiducia in tutto il settore del commercio del nostro territorio. Un ambiente che da anni è alle prese con la crisi e con uno scenario di indiscutibile calo dei consumi.

Le regole e gli sconti nei 30 giorni precedenti

Secondo quanto previsto dalla Legge Regionale “nei trenta giorni che precedono la data di inizio delle vendite di fine stagione non è consentito lo svolgimento delle vendite promozionali aventi ad oggetto articoli a carattere stagionale o di moda”. Beni, dunque, “suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo”. Nel corso delle vendite di fine stagione “lo sconto o ribasso effettuato – scrive l’Ascom Torino – deve comunque essere espresso in percentuale sul normale prezzo di vendita”. Prezzo, quest’ultimo, che “deve comunque essere esposto”.

 

Le sanzioni per i commercianti

I commercianti che contravvengono alle regole sono soggetti a sanzione amministrativa. Una “multa” salata che potrà variare, a seconda della gravità della violazione, da 516,46 fino a 3.098,74 Euro.

I consigli per i consumatori

Lo sconto deve essere quindi espresso in percentuale e sul cartellino deve essere riportato anche il prezzo di vendita originario. I prodotti soggetti a saldo dovrebbero, comunque, essere ben separati da quelli non scontati. Il venditore, inoltre, è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato sulla cartellonistica.

Prove, cambi e garanzia

“Consentire la prova dei capi non è un obbligo – scrive la Guardia di Finanza sul suo sito internet -, ma è rimesso alla discrezionalità del negoziante”. Se si è incerti sull’acquisto è utile chiedere al negoziante se, dopo l’acquisto, sia possibile effettuare un cambio e, ancora più utile, chiedere il limite di tempo entro cui chiederlo. E’ di fondamentale importanza conservare sempre lo scontrino. questo perché, nel caso dopo l’acquisto si palesi un difetto nel capo acquistato, la legge garantisce all’acquirente la possibilità di cambiare la merce difettosa.

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