Attualità
Venduti 500 immobili per 60milioni di euro
Un timido segnale positivo arriva finalmente dal mercato immobiliare cittadino. Se nel 2016 le compravendite si attestano su 430 unità, entro la fine dell’anno arriveranno a circa 500 su un’offerta di 660 abitazioni. Per quanto riguarda il fatturato la cifra complessiva rimarrà ancora sopra i sessanta milioni di euro, come avviene dal 2015. Ovvero, la media delle compravendite si attesterà intorno a 120mila euro.
Questi sono alcuni dei dati del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare residenziale del Piemonte e della Valle d’Aosta, presentato nella giornata di giovedì a Torino dalla società “Scenari Immobiliari“ in collaborazione con il portale Casa.it.
A livello regionale il Piemonte è la seconda regione italiana per crescita del numero di compravendite immobiliari, dietro soltanto all’Emilia Romagna, con un +22,4 per cento registrato nel corso del 2016, ben al di sopra dell’andamento italiano in aumento del 16,9 per cento rispetto al 2015.
In questa ottica il capoluogo biellese dà segni di ripresa anche se per arrivare ai livelli pre-crisi ci vorranno ere geologiche.
Comunque, i dati elaborati registrano un aumento nel 2016 di tutti i principali indicatori del mercato residenziale di Biella, anche se si parla sempre di volumi contenuti in termini assoluti.
Le compravendite come detto arriveranno a fine anno intorno a 500. La percentuale di assorbimento è arrivata quasi al 70 per cento nel 2016 ed è attesa in lieve aumento per il 2017. Il che significa che chi mette in vendita un immobile ha sette probabilità su dieci di riuscirci.
Per quanto riguarda le ultime quotazione di mercato, i prezzi medi nominali per le sette zone in cui è suddivisa la città non riportano aumenti nell’ultimo anno, oscillando tra il centro storico in rialzo dell’1,7 per cento e il quartiere periferico di Barazzetto-Vandorno che perde il cinque per cento.
Ne guadagna però un’altra zona periferica, la valle d’Oropa, che riporta un aumento dei prezzi del 5,6 per cento. Buona performance anche per la zona Villaggio La Marmora-S.Paolo, che censisce un aumento dell’1,4 per cento in dodici mesi.
Considerando gli ultimi dieci anni, sono il semicentro e la periferia a registrare i valori peggiori, con picchi negativi del 54,2 per cento in meno mentre il centro ha subito una contrazione dei prezzi del 23,4 per cento.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, le performance migliori riguarderanno il centro e le zone intermedie mentre il trend positivo non arriverà ad investire la periferia, che rimarrà stabile anche nel corso del 2018.
Un timido segnale positivo arriva finalmente dal mercato immobiliare cittadino. Se nel 2016 le compravendite si attestano su 430 unità, entro la fine dell’anno arriveranno a circa 500 su un’offerta di 660 abitazioni. Per quanto riguarda il fatturato la cifra complessiva rimarrà ancora sopra i sessanta milioni di euro, come avviene dal 2015. Ovvero, la media delle compravendite si attesterà intorno a 120mila euro.
Questi sono alcuni dei dati del Rapporto 2017 sul mercato immobiliare residenziale del Piemonte e della Valle d’Aosta, presentato nella giornata di giovedì a Torino dalla società “Scenari Immobiliari“ in collaborazione con il portale Casa.it.
A livello regionale il Piemonte è la seconda regione italiana per crescita del numero di compravendite immobiliari, dietro soltanto all’Emilia Romagna, con un +22,4 per cento registrato nel corso del 2016, ben al di sopra dell’andamento italiano in aumento del 16,9 per cento rispetto al 2015.
In questa ottica il capoluogo biellese dà segni di ripresa anche se per arrivare ai livelli pre-crisi ci vorranno ere geologiche.
Comunque, i dati elaborati registrano un aumento nel 2016 di tutti i principali indicatori del mercato residenziale di Biella, anche se si parla sempre di volumi contenuti in termini assoluti.
Le compravendite come detto arriveranno a fine anno intorno a 500. La percentuale di assorbimento è arrivata quasi al 70 per cento nel 2016 ed è attesa in lieve aumento per il 2017. Il che significa che chi mette in vendita un immobile ha sette probabilità su dieci di riuscirci.
Per quanto riguarda le ultime quotazione di mercato, i prezzi medi nominali per le sette zone in cui è suddivisa la città non riportano aumenti nell’ultimo anno, oscillando tra il centro storico in rialzo dell’1,7 per cento e il quartiere periferico di Barazzetto-Vandorno che perde il cinque per cento.
Ne guadagna però un’altra zona periferica, la valle d’Oropa, che riporta un aumento dei prezzi del 5,6 per cento. Buona performance anche per la zona Villaggio La Marmora-S.Paolo, che censisce un aumento dell’1,4 per cento in dodici mesi.
Considerando gli ultimi dieci anni, sono il semicentro e la periferia a registrare i valori peggiori, con picchi negativi del 54,2 per cento in meno mentre il centro ha subito una contrazione dei prezzi del 23,4 per cento.
Per quanto riguarda il prossimo futuro, le performance migliori riguarderanno il centro e le zone intermedie mentre il trend positivo non arriverà ad investire la periferia, che rimarrà stabile anche nel corso del 2018.
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