Attualità
Tutto pronto per la Granfondo della Prevostura
Edizione numero 25 in programma nella giornata del 22 settembre
Tutto pronto per la Granfondo della Prevostura
Tutto pronto per la Granfondo della Prevostura
Non sarà una gara come le altre, questo è sicuro. La prossima Granfondo Prevostura del 22 settembre avrà un sapore particolare, essendo alla sua edizione numero 25. Le nozze d’argento della Granfondo più amata dal popolo piemontese e non solo, tappa conclusiva del circuito Marathon Bike Cup, saranno festeggiate nel dovuto modo, attraverso quel clima di festa che ha sempre reso la manifestazione biellese qualcosa di irrinunciabile, una sorta di evento di primo piano sul far del tramonto della stagione del fuoristrada.
Il percorso
Anche quest’anno il percorso di gara si preannuncia molto selettivo, con i suoi 48 km per 1.350 metri su terreno argilloso, sabbioso e granitico che ha sempre fatto la differenza rispetto alle altre gare. Siamo nelle Prealpi biellesi e i paesaggi che la gara sa regalare sono ineguagliabili, ma è chiaro che tanti sono più concentrati sulla guida, sull’evoluzione della corsa, sulla caccia a un piazzamento di spicco. Lo scorso anno la prova fece registrare i successi del russo da anni trapiantato in Italia Aleksei Medvedev e della giovanissima Giada Martinoli.
Oltre al percorso lungo, previsto anche quello di 21 km per 700 metri. Partenza alle ore 9:45 per la Granfondo alla quale seguirà alle 10:15 quella riservata alla gara cross country per Esordienti e Allievi, alle 10:30 alla cicloturistica di 21 km. dagli Impianti Sportivi di Lessona sede anche dell’arrivo. Alle 12:00 inizierà il pasta party all’interno del quale si svolgeranno le premiazioni. La quota di partecipazione è di 30 euro fino al 20 settembre, nel weekend di gara si pagheranno 35 euro mentre i cicloturisti pagheranno 10 euro, 20 euro per Esordienti e Allievi. L’occasione della Prevostura sarà utile anche per fare qualcosa di diverso, magari nella giornata di vigilia come una visita all’Enoteca Regionale del Biellese e della Serra oppure alle aziende vitivinicole locali senza dimenticare l’attiguo Santuario di Oropa con la sua salita ormai entrata nella storia del Giro d’Italia.
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