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«Tutti insieme per salvare la sequoia ferita»

La proposta arriva dalla Lega Giovani: «Il comune sia promotore di un’unione d’intenti»

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«Tutti insieme per salvare la sequoia ferita»

«Tutti insieme per salvare la sequoia ferita».

«Tutti insieme per salvare la sequoia ferita»

Una mobilitazione per salvare la sequoia monumentale di Chiavazza, seconda d’Italia per altezza, che sta lottando per sopravvivere. Dopo quasi due secoli di storia, il maltempo l’ha colpita duramente e senza un intervento tempestivo rischia di morire. «Ora è il momento di agire, tutti insieme, per salvarla». Anche la Lega Giovani Piemonte ha preso posizione e, attraverso le parole del vicecoordinatore Alessio Ercoli, lancia un appello. «Propongo di unire le forze e come Lega siamo a disposizione del comune di Biella affinché si faccia promotore di un’unione d’intenti, coinvolgendo anche le associazioni giovanili. Parliamoci tra enti, dialoghiamo con la proprietà e cerchiamo di agire all’unisono. Con la buona volontà si può fare tutto».
La proposta è chiara. «Se è un problema reperire le risorse economiche – continua Ercoli – si potrebbe chiedere la collaborazione di altre realtà del territorio che sempre si sono dimostrate sensibili al tema, penso ad esempio a club di servizi e ad associazioni filantropiche che si distinguono per disponibilità e attivismo. Se invece si tratta della manodopera e di interventi, si potrebbe dialogare con altre associazioni per trovare volontari, come il Fai con il quale come Lega siamo già in contatto tramite l’ex assessore Gigliola Topazzo. Non è la prima volta che il comune di Biella dimostra sensibilità verso la tutela del patrimonio naturale. Ne è un esempio il patrocinio della targhetta posta accanto alla sequoia. Anche l’itinerario promosso con Atl, l’Agenzia turistica locale, ne è una testimonianza. Inoltre il capoluogo è stato riconosciuto come “Città alpina”, un titolo che comporta, tra gli obiettivi, il mantenimento dell’eredità naturale e culturale; l’organizzazione nello statuto si impegna in particolare nella protezione della natura e nella tutela del paesaggio. Ora, però, serve un passo in più: un’azione concreta per salvare questo albero monumentale».

Un  pezzo di storia

La sequoia di Chiavazza è un pezzo di storia del nostro territorio. «Parlando di eredità da lasciare alle nuove generazioni e trattandosi di una questione legata all’ambiente, al verde ma anche al turismo – conclude Ercoli – può toccare e sensibilizzare anche molti giovani. Questo è il motivo per il quale noi ci facciamo avanti».

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    13 Marzo 2025 at 18:24

    Tante belle parole, ma qualcuno ha interpellato il proprietario della sequoia? Perchè se il proprietario non è interessato a fare qualcosa, nessuno lo può costringere. La proprietà privata è SACRA.

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