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Tutte le tappe del Cammino di Oropa
Tutte le tappe del Cammino di Oropa. Partenza dal parcheggio della stazione di Santhià, collegata alla linea ferroviaria interregionale Milano-Torino. Diversi parcheggi sono disponibili in prossimità della stazione.
Tutte le tappe del Cammino di Oropa
Il Cammino di Oropa sta richiamando sempre più persone. Si tratta di un grande successo che pone questo Cammino fra i più famosi d’Italia. Ecco, per chi non conosce, l’itinerario, le distanze e il dislivello.
Partenza dal parcheggio della stazione di Santhià, collegata alla linea ferroviaria interregionale Milano-Torino. Diversi parcheggi sono disponibili in prossimità della stazione.
Quattro brevi tappe
L’itinerario può essere percorso in quattro brevi tappe (da 15,1 a 17,4 km) di difficoltà crescente. Questa formula “slow” è la soluzione ideale per chi non ha mai affrontato un itinerario a tappe e vuole mettersi alla prova, e può essere visto come un “cammino di allenamento”, per prepararsi ad affrontare i grandi cammini europei come la Via Francigena o il Cammino di Santiago.
Queste le tappe e i dislivelli:
Santhià-Roppolo: 16,5 km, 230 m dislivello in salita;
Roppolo-Sala Biellese: 17,4 km, 400 m dislivello in salita;
Sala Biellese-Santuario di Graglia: 16,1 km, 550 m dislivello in salita;
Santuario di Graglia-Santuario di Oropa: 15,1 km, 800 m dislivello in salita.
Santhià-Roppolo
Da Santhià il cammino si sviluppa lungo la Via Francigena, il più famoso e antico cammino italiano, verso le colline dell’anfiteatro morenico d’Ivrea. Dopo aver attraversato il paese di Cavaglià si giunge a Roppolo, dominata dalla mole dell’imponente castello, dal quale si gode un bel panorama sul lago di Viverone. La tappa è facile ma con poca ombreggiatura, per cui nella stagione calda proteggetevi adeguatamente, e portate con voi una buona scorta d’acqua perché trovate acqua, bar e supermercati solo a Cavaglià. A Roppolo potrete pernottare alla Casa del Movimento Lento, gestita da Alberto Conte, il progettista del Cammino di Oropa, che potrà darvi consigli e indicazioni utili per proseguire il vostro viaggio.
Roppolo-Sala Biellese
La seconda tappa percorre le boscose colline della Serra d’Ivrea, l’anfiteatro morenico più grande d’Europa. La prima sosta è presso il Ricetto di Viverone, l’antico borgo fortificato da cui si gode un bellissimo panorama sull’anfiteatro morenico di Ivrea e sul Lago di Viverone. Dopo essere saliti al paesino di Zimone si visita il Monastero di Bose, sede della comunità fondata da Enzo Bianchi, l’antico Borgo di Magnano, con un altro Ricetto bel conservato, e da qui lungo sentieri nascosti nei boschi si giunge a Torrazzo. Giunti di fronte alla chiesa si imbocca la strada asfaltata per Sala Biellese e poco dopo si devia a destra su una strada asfaltata che prosegue su un sentiero. Si scende in una valletta e si risale dalla parte opposta, fino al Santuario della Santissima Annunziata. Qui si gira a destra sulla strada asfaltata per raggiungere il Campeggio Future is Nature, e più oltre il B&B Il Raglio. Nella stagione calda in questa tappa nei tratti nel bosco possono esserci molte zanzare, per cui vi raccomandiamo di portare con voi un repellente.
Sala Biellese-Santuario di Graglia
Dal campeggio o dal B&B si riprende la strada asfaltata in direzione del centro di Sala Biellese, si gira a sinistra all’altezza della chiesa parrocchiale per raggiungere la provinciale per Torrazzo, che si lascia subito per imboccare a destra un sentiero che s’inoltra nella foresta e dopo alcuni chilometri arriva al bel laghetto Cossavella.
Da qui si lascia la Serra Morena per raggiungere Donato, dove è possibile rifocillarsi, fare rifornimento di acqua e fare la spesa, prima di affrontare una serie di saliscendi piuttosto impegnativi che conducono fino al Santuario di Graglia, alle pendici del Mombarone, spartiacque tra Piemonte e Val d’Aosta.
Santuario di Graglia-Santuario di Oropa
Il percorso si sviluppa sul fianco del Mombarone e scende su una ripida mulattiera fino ad attraversare il fiume Elvo, prima di risalire verso il bel centro storico di Sordevolo. Da qui si affronta un percorso piuttosto impegnativo in saliscendi, tra boschi a pascoli da cui si godono bellissimi panorami sulla valle Padana, fino a Favaro. Da qui si affronta l’impegnativo sentiero D1, che sale verso la meta finale del Cammino, lo scenografico Santuario di Oropa, incastonato tra le montagne in una piccola valle delle Alpi Biellesi.
ATTENZIONE: in caso di forti piogge i guadi del sentiero D1 possono diventare impegnativi, in questo vaso consigliamo di percorrere la variante della Tramvia. Questo percorso propone nella seconda parte della tappa un itinerario meno impegnativo, che da Favaro sale a Oropa lungo il sedime della vecchia tramvia dismessa. Consigliamo la variante della Tramvia anche a chi è meno allenato. Acqua in fontane frequenti, bar e ristoro a Sordevolo e a Favaro.
Da Oropa è possibile rientrare comodamente alla stazione ferroviaria di Biella in pullman e da qui in treno ritornare alla stazione di Santhià.
Riferimenti: Il Cammino di Oropa – tre itinerari suggestivi per tutti – Alberto Conte
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