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«Togliere la cittadinanza a Mussolini non è né di destra né di sinistra: è solo decenza»

Parla Luca Nobili, a nome del comitato “M come Matteotti”, che ha raccolto oltre 600 firme in poche settimane

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Togliere la cittadinanza a Mussolini

«Togliere la cittadinanza a Mussolini non è né di destra né di sinistra: è solo decenza». Il comitato “M come Matteotti” ha lanciato una duplice proposta alla città di Biella: revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e conferirla, invece, a Giacomo Matteotti.

La formula scelta è quella della raccolta firme. Quest’ultima ha riscosso, fin da subito, ampio successo e si appresta a diventare una mozione in Consiglio comunale. «Biella non può più portare il nome di Mussolini tra i suoi cittadini onorari. Biella deve onorare chi ha lottato per la libertà. Facciamolo insieme, per un futuro fondato sulla verità e sulla giustizia».

«Togliere la cittadinanza a Mussolini non è né di destra né di sinistra: è solo decenza»

Queste le parole utilizzate da Luca Nobili, responsabile della campagna e della comunicazione per il comitato. Per spiegare le ragioni della battaglia portata avanti dal comitato, che intende porsi come presidio antifascista all’ombra del Mucrone.

Raccolta firme: molte adesioni in poco tempo. Un buon punto di partenza?

Sì, più di 600 firme raccolte in poche settimane sono un segnale importante. Non solo per il numero, ma per chi ha firmato. Persone che non vivono di “pane e politica”, ma che hanno sentito il bisogno di farsi sentire. Il messaggio è chiaro: certi valori parlano anche a chi normalmente resta ai margini del dibattito pubblico. L’apporto di associazioni, comitati, movimenti e partiti politici è stato essenziale per il raggiungimento di questo risultato.

Quindi adesso cosa succede?

Il gruppo consiliare del Pd porterà la mozione al prossimo consiglio comunale. Siamo molto grati e grate per il loro impegno. Ci aspettiamo che anche le altre minoranze la sostengano: è un’occasione per affermare, insieme, un messaggio chiaro contro ogni ambiguità sul passato.

A tal proposito, come hanno reagito gli altri pezzi del centrosinistra biellese alla vostra proposta?

A oggi abbiamo ottenuto segnali positivi dagli altri gruppi. Se alcuni ci hanno affiancato fin da subito, come Alleanza Verdi Sinistra e il Partito Democratico, altri stanno riflettendo. Noi ci rivolgiamo a tutte le forze democratiche: questa battaglia riguarda la sostanza della convivenza civile. Serve unità, non calcoli.

E, invece, la destra?

La destra finora ha scelto il silenzio o la minimizzazione. Invece, occorre discuterne apertamente. Non si tratta solo di memoria, ma del presente e dei valori che ispirano le nostre scelte quotidiane. Giustizia sociale e memoria sono due aspetti della stessa responsabilità. Questa mozione dovrebbe trovare consenso anche tra chi si riconosce in una cultura politica liberale e rispettosa della storia democratica. Purtroppo, l’irrigidimento degli schieramenti – destra/sinistra, rosso/nero – complica le cose. Il rispetto per la memoria non è né di destra né di sinistra. È una questione di decenza democratica.

Come rispondete al benaltrismo di molti?

Sappiamo che ci sono problemi reali che toccano il lavoro, la casa, la sanità. E non intendiamo voltarci dall’altra parte. Ma il benaltrismo è un errore: serve solo a screditare, delegittimare e zittire chi si impegna. Crediamo si debba tenere insieme la difesa della memoria e l’impegno quotidiano. Se oggi possiamo parlare di diritti è anche grazie a chi ha combattuto per la democrazia. Fare memoria significa prendersi cura del futuro.

State già organizzando una nuova iniziativa, in cosa consisterà?

Il 18 aprile lanceremo “A come Antifascismo”, una serata pubblica tra parole e immagini, in vista dell’80esimo anniversario della Liberazione. Sarà un momento aperto a tutte e tutti, per riflettere sulla difesa della democrazia. Altrettanto importante è il luogo in cui si terrà l’incontro: per noi Villa Schneider è un forte simbolo. E il presidio dell’ANPI in quello spazio è molto significativo.

Altri impegni in agenda?

Con tutte le altre realtà di “Mai Come Ora” partecipiamo all’organizzazione del 24 e 25 aprile. Vogliamo dare continuità all’impegno e costruire insieme percorsi di partecipazione. Un primo passo potrebbe essere l’avvio di uno sportello sul lavoro, per aiutare chi è in cerca di occupazione a farlo nel modo più efficace ed efficiente. Partendo anche da strumenti semplici ma fondamentali, come il curriculum.
LEGGI ANCHE: “Biella tolga la cittadinanza onoraria a Mussolini”

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9 Commenti

1 Commento

  1. Bruno

    14 Aprile 2025 at 20:30

    penso che è una iniziativa meravigliosa, non è di sinistra né di destra e un fatto di decenza avanti con le altre iniziative e grazie per quello che fate

  2. Luigi

    14 Aprile 2025 at 21:43

    Perché non dare la cittadinanza anche a Matteotti, tutti e due fanno parte della storia d’Italia, nel bene o nel male, ognuno ha creduto nell’Italia, non sempre le cose vanno come si pensa,ognuno ha operato pensando di fare grande una nazione.

  3. Ardmando

    14 Aprile 2025 at 23:00

    Solo la sinistra ha PAURA della Storia. La Storia è fatta di bene e male, di personaggi eroici e di dittatori. Cancellare questi ultimi dalle pagine della Storia non serve a cancellare quello che è il nostro passato. L’Italia è quello che è anche o purtroppo grazie a chiunque abbia contribuito a renderla l’Italia che conosciamo. Nessuno è esente da errori anche quando il suo ideale è forse troppo grande.

  4. Gianluca

    15 Aprile 2025 at 9:07

    ma fatevi una vita che ne avete bisogno !

  5. Bruno

    15 Aprile 2025 at 13:48

    la destra sta sempre zitta non parla non accetta confronti si nasconde perché sa che non ha niente da dire è un partito che non sa neanche dove sta e sta dove gli conviene ,ma si sentono culturalmente evoluti, l unica evoluzione che hanno è l ignoranza

    • Ardmando

      15 Aprile 2025 at 14:34

      Bravo Bruno, grazie per avere dimostrato una volta di più quanto sia vero quello che si dice sulla differenza tra stare zitti e parlare.

      • Bruno

        15 Aprile 2025 at 16:48

        stare zitti e buoni piacerebbe a voi di destra ma meglio esprimere ciò che si pensa in quanto a stare zitti a te servirebbe molto …fai meditazione ti farebbe bene

        • Ardmando

          15 Aprile 2025 at 17:22

          Ribadisco il concetto già espresso che grazie al tuo continuo ciarlare confermi quanto sia vero quello che si dice sulla differenza tra il tacere e il parlare. Non ti consiglio di informarti in tal senso, so che sarebbe tempo sprecato. Resta così con le tue convinzioni, sei continua fonte di ilarità e divertimento.

  6. Bruno

    15 Aprile 2025 at 22:39

    il divertimento più grande è leggere le parole di un meloniano convinto della sua verità cioè cavolate

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