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“Toccare” la vetta del mondo per sostenere la ricerca contro il cancro, la sfida di Silvia in sella alla bici

Raggiungerà un dislivello di 8.848 metri, pari all’altezza dell’Everest, percorrendo 27 volte la Broglina

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MAGNANOSilvia Grua, 45 anni e un obiettivo, raggiungere un dislivello positivo di 8.848mt, pari all’altezza dell’Everest, percorrendo la stessa salita per 27 volte in sella alla sua bicicletta. “Toccare” la vetta del mondo per sostenere la ricerca medico-scientifica e dare una speranza a migliaia di malati di tumore. Una sfida che Silvia tenterà il 4 settembre prossimo e avrà come sfondo il meraviglioso panorama della Serra Morenica; la salita che affronterà, infatti, sarà la “Broglina” da Bollengo a Magnano.

Ci siamo fatti raccontare dalla protagonista di questa “Everestingdisilvia”, da dove è nata la sua idea.

Perché ha deciso di cimentarsi in questa sfida?
Tutto è iniziato quando a 34 anni mi hanno diagnosticato un tumore al seno. Io sono sempre stata una sportiva, basti pensare che la prima cosa che ho fatto quando ho preso il primo stipendio è stata iscrivermi in palestra. Io sono nata a Villareggia un paesino in mezzo alla campagna e non avevamo molto da fare, lo sport per me è sempre stato una valvola di sfogo e ben presto dagli spazi chiusi della palestra sono passata alla corsa, che è diventata la mia vera passione. Quando ho scoperto di essere malata, per usare una metafora sportiva, la mia squadra, gli amici, i medici, gli infermieri, i volontari tutti insieme mi hanno accompagnata negli allenamenti che si sono trasformati in chemioterapie, le gare sono diventate gli interventi chirurgici e le medaglie vinte sono diventate i risultati degli esami.
E lei la sua gara l’ha vinta?
A distanza di dieci anni posso dire che è quasi fatta e sono rinata, anche se solo due mesi dopo la fine del primo ciclo di chemioterapia, quando pensavo che l’incubo fosse finalmente finito, sempre facendomi la doccia (e così che Silvia ha scoperto la prima volta di avere un tumore al seno), ho sentito “un altro pallino” …
E lì come ha reagito?
Devo ammettere che è stato molto più difficile per usare un eufemismo… purtroppo il mio era un tumore raro che ha portato tutta una serie di complicazioni. Per capirci sono stata sottoposta a 11 interventi chirurgici… la ricerca è stata fondamentale.
Ma dove ha trovato la forza di reagire?
In realtà, per assurdo, devo ringraziare la situazione di mio padre… due mesi prima che scoprissi di essere malata per la prima volta mio papà ha avuto un aneurisma e, purtroppo, è rimasto paralizzato.
Un giorno ero con lui e lo osservavo mentre tentava di afferrare un bicchiere per bere. Dentro di me è scattata una molla ho pensato “se può farcela lui perché non dovrei farcela io”. E così ho ricominciato la mia battaglia.

Che l’ha portata ad affrontare 11 interventi…
Sì, in realtà dovrò affrontarne ancora 1 ed è proprio partendo da quell’intervento che è nata l’idea dell’ Everestingdisilvia.
Ovvero?
Doveva essere operata a Biella l’anno scorso poi a causa della pandemia l’intervento è stato rimandato e cosi mi sono trovata con del tempo a disposizione e ho pensato: “perché non approfittarne per fare qualcosa per aiutare la ricerca?”
Già in passato ho organizzato delle manifestazioni, delle gare podistiche, per raccogliere dei fondi, purtroppo però, visto il periodo, non era facile ipotizzare l’assembramento di tante persone e poi ho dovuto appendere la scarpe da corsa al chiodo.
Come mai?
La corsa era troppo impegnativa per il mio fisico per cui ho provato ad andare in bicicletta. In realtà inizialmente non ero molto convinta, per capirci ho comprato una bici di terza mano.
E poi cosa è cambiato ?
E’ nato l’amore… la bici mi ha dato le ali per raggiungere le mie amate montagne.
Quindi Everestingdisilvia unisce le sue due grandi passioni la bici e le montagne. Ma di cosa si tratta esattamente?
Sabato 4 settembre 2021 tenterò di raggiungere un dislivello positivo di 8.848mt, pari all’altezza dell’Everest, percorrendo la stessa salita in sella alla mia bicicletta. La salita sarà la Broglina, da Bollengo a Magnano, e la farò 27 volte. Il tutto sarà certificato da @everestingitaly e servirà per raccogliere fondi per la Fondazione Umberto Veronesi ( https://insieme.fondazioneveronesi.it/campaign/everesting-di-silvia/).
Quanto è importante la ricerca per lei?
E’ fondamentale, la ricerca mi ha salvato la vita e può salvare la vita di tantissime persone, facendo la differenza fra vivere o morire.
Un’ultima domanda, perché ha scelto proprio la Broglina per la sua sfida?
Perché la conosco molto bene, per i ciclisti della zona “quella è la salita… è quella che domina” e io amo le sfide.

 

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