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Speriamo che anche a Biella le cose cambino davvero

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Con il giuramento del governo Meloni anche a Biella l’ottimismo regna… “sovranista” se con una battuta volessimo unirci alla “guerra ideologica preventiva” messa in campo da certa opposizione e certo giornalismo contro il nuovo esecutivo ancor prima di cominciare. Ma al di là della battuta sarebbe strumentale – oltre che ingeneroso – mettersi contro per “partito preso” per due ragioni sostanziali.

La prima è che dopo sessanta anni il nostro Biellese, con Gilberto Pichetto, riesce finalmente ad esprimere un ministro del territorio con l’auspicio che possa rappresentare quella voce autorevole all’interno del governo in grado di far vivere anche a Biella la sua “transizione” verso finalmente qualcosa di innovativo e concreto. La seconda ragione è sotto gli occhi di tutti: l’anno prossimo l’Italia è destinata ad entrare ufficialmente in recessione, con 370 mila lavoratori che rischiano il posto di lavoro con anche l’incontrollato aumento dei prezzi che ha già bruciato oltre 12 miliardi di risparmi delle famiglie italiane. Con in più consumi in picchiata, tagli sostanziali nel carrello di tante famiglie anche biellesi, con molte piccole e medie imprese che, a causa dei costi insostenibili dell’energia e delle materie prime, rischiano di chiudere definitivamente.

Di fronte a questo scenario non certo “roseo” meno male che i nostri consiglieri regionali di riferimento – Mosca e Chiorino – su social e dintorni ci rammentano di stare tranquilli, segno, questo, che d’ora in avanti le cose sono destinate a cambiare in meglio con la tanto sospirata “svolta” del nuovo governo (con anche la Lega nei posti chiave che contano). Finita la campagna elettorale permanente, speriamo che qualcosa di concreto finalmente succeda anche se, sommessamente ma non troppo, mi permetto di ricordare che cinque anni fa proprio la Lega è stata il primo partito e che poi, tra un governo variopinto e l’altro, molti esponenti padani e di forza Italia sono già stati al governo in ruoli di responsabilità con Mario Draghi.

Sarà la volta buona? Vedremo… Tra i fatti dei giorni scorsi che mi hanno particolarmente colpito il primo incontro, non ufficiale, tra Giorgia Meloni e il presidente francese Macron, un incontro in cui si è voluta rinnovare la tradizionale amicizia che lega i due paesi. Ed allora non ho potuto fare a meno di ricordare i tanti amici biellesi che da più di tre generazioni vivono in Francia e che, con tanti sacrifici, hanno costruito là la loro vita. Molti di loro, leggasi figli e nipoti, ancora oggi ritornano nel Biellese durante l’estate dove hanno ancora la casa come ad esempio a San Giuseppe di Casto, frazione di Andorno Micca.

E sono proprio loro a raccontarmi – al di là di tutte le posizioni politiche strumentali di queste ore – di questo grande legame che c’è da sempre tra i due popoli, quello francese e quello italiano. Come dire che, alle solite, è certa politica che cerca sempre di trovare ogni appiglio per trarre vantaggio per la propria parte anche a discapito dell’interesse nazionale che, a quanto si legge, sarà il punto di partenza per ogni prossima azione della premier Giorgia Meloni. Buon governo al nostro Paese, comunque la pensiate, con nelle orecchie le note di una famosissima canzone di un mio conterraneo, Edoardo Bennato, che speriamo ci porti fortuna: “ Seconda stella a destra, questo è il cammino…”

Luigi Apicella

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1 Commento

1 Commento

  1. LUISELLA+BIDESE

    1 Novembre 2022 at 20:56

    Mi auguro sinceramente che sia come dice lei.

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