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“Smettetela di usare per le strade di Biella quel diserbante, è velenoso”

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C’è un curioso mezzo a trazione che percorre spesso le strade di Biella. Pare un mezzo ‘lunare’ ma alla guida non ci sono Aldrin e Armstrong, ma due (sventurati) addetti al diserbo della Seab che irrorano il suolo di erbicidi a basso costo contenenti glifosate (la molecola fu brevettata da una multinazionale del profitto, magari la stessa che commercializza medicinali antitumorali, nulla di cui stupirsi) e che ha farcito aziende agricole e i magazzini delle municipalizzate di mezzo mondo, compreso il magazzino Seab di Biella, a quanto mi dicono.

C’è un curioso mezzo a trazione che percorre spesso le strade di Biella. Pare un mezzo ‘lunare’ ma alla guida non ci sono Aldrin e Armstrong, ma due (sventurati) addetti al diserbo della Seab che irrorano il suolo di erbicidi a basso costo contenenti glifosate (la molecola fu brevettata da una multinazionale del profitto, magari la stessa che commercializza medicinali antitumorali, nulla di cui stupirsi) e che ha farcito aziende agricole e i magazzini delle municipalizzate di mezzo mondo, compreso il magazzino Seab di Biella, a quanto mi dicono.

Presidente Marampon le scrivo sull’onda emotiva del mio pessimo umore perché giusto in settimana ho scavato nel mio giardino la fossa di Pippo, il cane mio amico di una vita, morto dopo lo strazio di un tumore in bocca.

Non sono in grado di dimostrare la causa effetto su Pippo perché di mestiere faccio l’oste e non lo scienziato, ma è ormai un dato certo e provato dalla comunità medica internazionale che il glifosate sia tumorale perché è in grado di modificare le cellule del DNA e quindi bandito finalmente dalla comunità europea ( con decreto 9 agosto 2016 il ministero della salute dispone la revoca dell’immissione in commercio dal 22 agosto 2016, dei prodotti contenenti glifosate in attuazione del Reg. (UE) 2016/2013 della Commissione del 1/08/2016 ).

Se vero che nei magazzini Seab abbiamo scorte di erbicidi contenenti glifosate, confido e sono certo della sua sensibilità di buon amministratore, presidente Marampon, nel bandirne l’utilizzo sul suolo comunale con effetto immediato , rinunciando inoltre alla norma pazzesca ( seppur fumosa ), contenuta nel decreto che ci consentirebbe di rietichettare i fusti di glisofate in giacenza come fossero lavanda per consentire di esaurirne le scorte.

E’ necessario tornare sul mercato a reperire prodotti legali e non aggressivi per le forme viventi, anche se più costosi (mia nonna Esterina usava semplicemente acqua e sale come antigerminante, una miscela gratuita in natura, perciò mia nonna non sarebbe mai diventata presidente di spietate multinazionali del profitto).

Al diavolo i bilanci, la tutela della salute pubblica e in particolare di chi respira più vicino al suolo è prioritario e penso ai bimbi ma non dimentico i piccoli animali domestici perché di annaffiare e coltivare nuovi tumori con le irroratrici non se ne sente proprio il bisogno.

Grazie

Benito Maria Possemato

(Consigliere comunale I love Biella)

 

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