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Si lasciano ma dopo 26 anni si risposano

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E’ proprio vero, la teoria del  “mai dire mai” in alcuni casi si rivela assolutamente fondata.

E’ proprio vero, la teoria del  “mai dire mai” in alcuni casi si rivela assolutamente fondata. Sergio Fontanella e Anna Magnoni nel lontano 1969 avevano pronunciato il loro “sì” scambiandosi le fedi nuziali  alla presenza di don Rossi, parenti ed amici. Da lì prese il via la loro unione matrimoniale. Dopo quattro anni venne alla luce Maurizio, il loro unico figlio.
 Fra alti e bassi, momenti di gioia intervallati da  periodi bui (come capita in molte coppie).  nel 1984, viste le molte incomprensioni,  purtroppo decidettero di porre fine allo loro unione d’amore separandosi legalmente. La loro amicizia non cessò comunque di esistere. Ognuno fece la propria strada vivendo nuove esperienze.  Nel 2010, quindi dopo 26 anni dalla separazione, la normale amicizia si trasformò in  qualcosa di più, ricominciarono a frequentarsi sempre più frequentemente e a quel punto scattò nuovamente dentro i loro cuori qualcosa di forte:  un nuovo colpo di fulmine.
      Lunedì scorso l’epilogo, Sergio e Anna hanno pronunciato nuovamente il “sì”, ma questa volta davanti al sindaco di Tollegno Ivano Sighel. Una cerimonia semplice che ha visto coinvolti una ventina di invitati: «Il destino ha voluto che le nostre strade si rincontrassero  – spiegano i due coniugi – ora rieccoci qua di nuovo marito e moglie. E’ stata una cerimonia commovente, durante lo scambio degli anelli i nostri occhi si sono inumiditi. Siamo entrambi quasi settantenni ed ora ripartiamo con una nuova vita. Non ci aspettavamo tante testimonianze di auguri. Ci siamo trovati la casa colma di fiori. Non nascondiamo la nostra grande felicità. A tal proposito, attraverso le righe del vostro bisettimanale,  vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte al nostro matrimonio». Ma il viaggio di nozze si farà? «Certo – concludono i neo sposi -, andremo via qualche giorno, ma non sappiamo ancora dove, ci lasceremo trasportare dall’avventura».

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