Seguici su

Attualità

Rifugi di montagna, party con musica troppo alta e birra a fiumi

Spaventano gli animali e si perde il senso del luogo

Pubblicato

il

«Le istituzioni competenti dovrebbero valutare il rischio che comportano le feste permesse nei rifugi». Questo è l’appello lanciato da un’amante della montagna, una donna biellese, che dà voce al malcontento generale scaturito da alcuni enti “troppo permissivi” nei confronti di gestori di rifugi che organizzano eventi con musica troppo alta per attirare ragazzi, allontanando chi invece vorrebbe il silenzio.

«Il rifugio di montagna, come già dice il nome, è un luogo in cui, dopo una lunga camminata, le persone si riposano, rifocillandosi al caldo. Purtroppo in una località del Biellese la situazione è degenerata: non si parla delle festicciole con cadenza annuale o eventi organizzati per beneficenza, qui si parla di una massa di persone che ogni fine settimana si recano in questo posto, il più accessibile e adatto anche ai dilettanti, per mangiare e bere, con fiumi di birra che scorrono in grandi quantità e solo per divertirsi con delle casse generanti un frastuono che rimbomba per tutta la vallata.

«Ma come stanno gli abitanti di questi luoghi, gli animali? – è questa la domanda prioritaria che si pone l’escursionista, appassionata della montagna per la bellezza dei suoi panorami e per la pace che lì ha sempre trovato – È uno scempio. La montagna non è questo: sebbene in media le persone che compiono questi atti siano molto giovani, non posso però dire che ci siano solo loro, perché anche alcuni adulti ci vanno, e penso che ciò sia diseducativo e profondamente sbagliato. Vogliamo insegnare che la montagna è questo? Ad oggi la gente che ci va non è consapevole: parte già con un abbigliamento sbagliato, per poi finire con una chiamata al soccorso alpino perché ha smarrito il sentiero o perché cade e non riesce più a risalire. Quando si fanno escursioni bisogna avere la testa sulle spalle, non si va a quelle altezze barcollanti per la troppa birra, perché poi si rischia che le conseguenze delle proprie azioni ricadano anche su altre persone, le quali poi rischiano la vita per gente che non è stata abbastanza responsabile».

Per non parlare poi della questione turistica, sulla quale aggiunge: «A parte molti nostri concittadini, che hanno perso la voglia di scegliere sentieri che portano al frastuono e non più al silenzio, possiamo parlare anche dei turisti che vanno lì per ammirare il paesaggio e poi tornano a casa senza aver visto nulla più che delle casse giganti e una marea di gente. Perché parliamo della parte bassa della città, se la parte alta, il nostro punto di forza, è ridotto così? Ormai i veri escursionisti non vanno più su se questo è quello che si trova. E si va incontro a ciò perché molti lo permettono, perché per attirare gente si arriva a commettere anche questi sbagli».

Ma il dispiacere più grande per lei sono gli animali e la natura nel suo complesso: «Bisogna nutrire un profondo rispetto per questo ambiente e per i suoi animali, perché il troppo rumore non fa bene, né al più piccolo componente del sistema, come le pietre, né ai suoi abitanti a quattro zampe. Noi esseri umani non abbiamo nessun diritto di maltrattare la montagna – aggiunge – e non possiamo dire di amarla se viene permesso un degrado del genere. Che ne è della questione ambientale? Non entrando nel merito del vandalismo, voglio infine sottolineare l’inquinamento, atmosferico e acustico, che stiamo andando a creare».
Alessia Fazzari

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

6 Commenti

1 Commento

  1. Giuseppe

    1 Gennaio 2024 at 18:32

    D’accordissimo!!!Istituzioni fate qualcosa,se volete ancora i voti,non e’ questa la montagna che vogliamo!!!
    VERGOGNATEVI😝

  2. Mariella

    1 Gennaio 2024 at 19:26

    Sono assolutamente d’accordo con quello che dice Alessia!
    Si sta snaturando la montagna, non è il posto giusto per tutto quel frastuono!
    La montagna va rispettata…

  3. Steap63

    1 Gennaio 2024 at 22:38

    ma dov’è questo posto? Fossimo in un paese serio non si dovrebbero rilasciare permessi del genere…. la dimostrazione che dell’integrità della montagna alla fine non frega nulla alle istituzioni salvo che per racimolare voti in periodo elettorale….

  4. albert

    2 Gennaio 2024 at 10:02

    Le nuove tecnologie hanno portato molti progressi, ma questi impianti in grado di sonorizzare km quadrati trasportabili con un fuoristrada e alimentabili da un comune generatore sono un flagello in molte occasioni , non ultima la montagna!!

    • Pietro

      2 Gennaio 2024 at 11:49

      Che desolazione, siamo abbruttiti fino a tale punto!La montagna è del silenzio e della contemplazione dell’infinito.

  5. Alex

    3 Gennaio 2024 at 18:53

    bravi,dopo esservi indignati per l’ennesima puttanata andate a contemplare in silenzio, mentre intanto vi smantellano lo stato sociale intorno. Cristo santo, siamo ridotti alla frutta. La generazione che si é mangiata il paese dovrebbe andare proprio in contemplazione. Ma della lista delle proprie priorità. Ed oltre al silenzio dovrebbe anche avere confiscate le tastiere. forse tolta la valvola dello sfogo sul web ricomincereste a focalizzarvi sulla realtà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *