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Pronto soccorso, i famigliari potranno seguire il paziente via internet

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Mappare il percorso del paziente che entra in pronto soccorso. A Biella non sarà più un problema per il familiare o l’accompagnatore avere notizie e informazioni nel momento in cui il proprio caro accede nel reparto dedicato alle emergenze.

È stato, infatti, sviluppato e attivato un nuovo sistema di monitoraggio che consente di capire in qualsiasi momento dove si trova il paziente. Attraverso il monitor presente in sala d’attesa è possibile non solo visualizzare il numero di pazienti in carico, ma anche capire se la persona in questione è in attesa, in visita o se sta eseguendo gli accertamenti.

 A governare questo processo è un Totem intelligente. Ecco come funziona: La persona che accede in pronto soccorso riceve al momento del triage un foglio, con un numero identificativo e un codice a barre, che consegna al suo accompagnatore o familiare, se presente. Avvicinando il codice a barre alla luce rossa del totem il sistema identifica il paziente e ne traccia il percorso fatto all’interno delle diverse aree di trattamento.

 

Il pronto soccorso live– ha sottolineato il direttore generale Gianni Bonelli – è solo un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento che ha interessato il pronto soccorso di Biella nel corso degli ultimi anni.  Quest’ultimo rappresenta per eccellenza la prima porta di accesso in ospedale ed è di certo il luogo in cui più occorre gestire le relazioni umane, spesso facendo i conti con un fattore tempo incalzante da utilizzare nel migliore dei modi, perché anche un minuto può rilevarsi essenziale. L’accorgimento messo a punto è pensato per venire incontro alle esigenze delle persone e fare in modo che il livello di informazioni possa essere adeguato, in base alle circostanze e alle necessità. Siamo convinti che sia anche un atto di trasparenza dovuto nei confronti dei cittadini”.

 

Questo sistema non sostituisce certamente il dialogo e il contatto tra il personale e i pazienti/ familiari – spiega Luca Grillenzoni, responsabile del pronto soccorso. Tuttavia la tecnologia in questo caso ci aiuta a migliorare i flussi di informazione: in primo luogo per i parenti, spesso in ansia e desiderosi di conoscere più dettagli possibili, per riuscire a gestire al meglio la comunicazione, specie in situazioni di elevati accessi in cui è difficile poter dedicare tempo ai familiari”.

Mappare il percorso del paziente che entra in pronto soccorso. A Biella non sarà più un problema per il familiare o l’accompagnatore avere notizie e informazioni nel momento in cui il proprio caro accede nel reparto dedicato alle emergenze.

È stato, infatti, sviluppato e attivato un nuovo sistema di monitoraggio che consente di capire in qualsiasi momento dove si trova il paziente. Attraverso il monitor presente in sala d’attesa è possibile non solo visualizzare il numero di pazienti in carico, ma anche capire se la persona in questione è in attesa, in visita o se sta eseguendo gli accertamenti.

 A governare questo processo è un Totem intelligente. Ecco come funziona: La persona che accede in pronto soccorso riceve al momento del triage un foglio, con un numero identificativo e un codice a barre, che consegna al suo accompagnatore o familiare, se presente. Avvicinando il codice a barre alla luce rossa del totem il sistema identifica il paziente e ne traccia il percorso fatto all’interno delle diverse aree di trattamento.

 

Il pronto soccorso live– ha sottolineato il direttore generale Gianni Bonelli – è solo un ulteriore tassello nel processo di rinnovamento che ha interessato il pronto soccorso di Biella nel corso degli ultimi anni.  Quest’ultimo rappresenta per eccellenza la prima porta di accesso in ospedale ed è di certo il luogo in cui più occorre gestire le relazioni umane, spesso facendo i conti con un fattore tempo incalzante da utilizzare nel migliore dei modi, perché anche un minuto può rilevarsi essenziale. L’accorgimento messo a punto è pensato per venire incontro alle esigenze delle persone e fare in modo che il livello di informazioni possa essere adeguato, in base alle circostanze e alle necessità. Siamo convinti che sia anche un atto di trasparenza dovuto nei confronti dei cittadini”.

 

Questo sistema non sostituisce certamente il dialogo e il contatto tra il personale e i pazienti/ familiari – spiega Luca Grillenzoni, responsabile del pronto soccorso. Tuttavia la tecnologia in questo caso ci aiuta a migliorare i flussi di informazione: in primo luogo per i parenti, spesso in ansia e desiderosi di conoscere più dettagli possibili, per riuscire a gestire al meglio la comunicazione, specie in situazioni di elevati accessi in cui è difficile poter dedicare tempo ai familiari”.

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