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Produzione industriale III trimestre 2023, il dato peggiore è quello del Biellese con – 1,8%

Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera

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Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi i dati della 208ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2023 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre 2023 e ha coinvolto 1.857 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 98.443 addetti e un valore pari a circa 60 miliardi di euro di fatturato.

Complessivamente nel periodo luglio-settembre 2023 la produzione industriale regionale ha segnato un aumento dell’1,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, la crescita acquisita per il 2023, quella che si otterrebbe se l’ultimo trimestre dell’anno registrasse una variazione nulla, risulta quindi pari al +1,3%.

Torino registra la crescita più elevata (+2,7%), grazie ai risultati positivi evidenziati dalle industrie meccaniche, dei mezzi di trasporto e dell’elettricità ed elettronica. Cuneo mostra un aumento della produzione del +1,4%, sostenuto dalla filiera metalmeccanica. Risultato positivo di lieve entità per il Verbano Cusio Ossola (+0,9%), frutto di andamenti eterogenei a livello settoriale (molto bene la rubinetteria e il valvolame, male il tessile). La manifattura alessandrina, penalizzata dal risultato dell’industria alimentare, evidenzia una diminuzione della produzione dello 0,7%. Asti, nonostante la buona performance registrata dal comparto delle bevande, segna un calo dello 0,9%. Segue, a poca distanza, Novara, con una flessione dell’1,1%, portata dai cali segnati dal comparto alimentare, da quello tessile e da quello chimico. Il risultato peggiore appartiene al Biellese che, con un comparto tessile in forte contrazione, segna una flessione complessiva dell’1,8%.

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