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Poco miele in avvio di stagione per colpa del clima

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Poco miele in avvio di stagione per colpa del clima.

Scarsa produzione

“C’è poco miele, quindi è ancora più importante prestare attenzione all’etichetta e, quando possibile, acquistarlo direttamente dai produttori o nella rete dei Mercati e Punti Campagna Amica”.

L’appello ai consumatori è della Coldiretti interprovinciale, alla luce di un avvio d’anno difficile per il miele ‘made in Vercelli-Biella’: le api, infatti, sono uscite molto indebolite da un inverno freddo, che ha fatto seguito a un’annata particolarmente stressante per questi insetti, che hanno sofferto la siccità estiva e i violenti sbalzi di temperatura.

Che permangono tuttora, condizionando la raccolta del miele d’acacia in tutto il Piemonte nordorientale, già vittima, lo scoro anno, di un’annata disastrosa, che vide quasi azzerata la produzione.

La situazione di quest’anno a macchia di leopardo: appare più critica in alture, dove le escursioni termiche lasciano più spazio all’acuirsi del freddo, mentre in pianura i cali appaiono più contenuti (anche se la smieleatura si concluderà nelle prossime due-tre settimane).

Il problema più impellente è proprio la debolezza delle api, che stentano a lasciare l’alveare e spiccare il volo: il clima ha decimato le ‘famiglie’ presenti nelle arnie (con perdite anche del 25%-30% a seconda degli areali, e ci vorrà ancora tempo perché le superstiti riescano a rafforzarsi.

                                                                                                                                                

Intanto, continuano i nubifragi che stanno colpendo a macchia di leopardo da nord a sud il territorio, con effetti sulle fioriture: le api sono dunque in difficoltà nello svolgere prezioso lavoro di trasporto del polline da una pianta all’altra.

 

“L’effetto di una scarsa produzione – conclude Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella – può essere quello di agevolare l’arrivo di miele dall’estero di cui non conosciamo la reale provenienza. Per evitare di portare in tavola prodotti di bassa qualità occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.

Il miele prodotto sul territorio delle nostre province – e su quello nazionale – è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria, fortemente sostenuta dalla nostra Organizzazione. Infine, con questa primavera instabile le api non riescono a svolgere il loro ruolo fondamentale di impollinatrici delle piante con la prevedibile conseguenza di una minore disponibilità di prodotto: per questo è fondamentale salvaguardarle nell’ambiente”.

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