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Patelli illustra il cronoprogramma della Pedemontana, sarà pronta tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027

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Da quando si è presentata l’opportunità di realizzare la Pedemontana da Masserano a Ghemme si è molto parlato dei suoi tempi di realizzazione, dei problemi riscontrati sul tracciato, degli slittamenti dell’opera. Il progetto va avanti. Sono stata in Anas a discuterne: i dirigenti sono stati molto disponibili e altrettanto precisi. L’opera si farà, vi è un cronoprogramma dettagliato e in esecuzione. Sarebbe ora di fare davvero “squadra” e smetterla di usare di questo collegamento stradale (strada extraurbana principale o di tipo B, a due carreggiate indipendenti separate da spartitraffico invalicabile) come argomento politico di comodo, a seconda delle stagioni e dei bisogni del momento”.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Cristina Patelli, deputato della Lega, al termine di un proficuo incontro avvenuto a Torino con i dirigenti del Compartimento Anas che continua: “L’inizio delle indagini archeologiche che hanno momentaneamente rallentato il progetto è previsto per febbraio. La ditta incaricata è già stata individuata e il 31 gennaio sarà in Anas per gli atti preliminari di consegna dei lavori e parallelamente sarà effettuata la bonifica bellica. Si prevede un tempo di tre o quattro mesi per la spedizione delle risultanze alla Sovrintendenza, al Mibac, al fine di aggiornare il vecchio parere di compatibilità”.

Prosegue l’onorevole: “Entro il 10 febbraio è previsto l’invio all’Ente Parco delle integrazioni richieste, compreso il taglio del bosco. Queste saranno inviate anche alla Regione Piemonte che dovrà produrre una delibera da trasmettere successivamente al Ministero dell’Ambiente ed al Mibac”.


Dall’altra parte, ossia al ministero, l’iter prosegue per quanto di competenza. 

Racconta ancora Patelli: “Intanto il Ministero delle Infrastrutture ha già avviato la procedura per un’ultima conferenza dei servizi che sarà la sintesi di tutti i pareri. Si aggiornerà così la conferenza del luglio scorso. Entro la fine del 2020 sarà prodotto il progetto esecutivo e sarà pubblicato il bando di gara, mentre entro la fine del 2021 sarà individuato l’aggiudicatario dei lavori e dovranno iniziare le opere propedeutiche al cantiere, con la risoluzione delle varie interferenze (linee bassa e media tensione Enel, alta tensione Terna, presenza di piccoli canali irrigui e di scolo, etc.). Per il 2022, infine, è prevista la cantierizzazione vera e propria con l’inizio dei lavori sul tracciato; la fine dei lavori è prevista di conseguenza a cavallo fra il 2026 ed il 2027”.


L’opera più importante dell’intero tracciato sarà il ponte sul fiume Sesia, che scavalcherà l’alveo e le zone circostanti per una lunghezza totale di circa un chilometro, suddiviso in dieci campate di circa cento metri l’una, realizzate in acciaio corten, poggianti su pile in calcestruzzo armato realizzate in opera.


Conclude Patelli: “Questo cronoprogramma è certo, è quanto Anas sta eseguendo.
Anticipare questi step non sarà possibile, bisognerà augurarsi che non avvengano ulteriori ritardi.

Intanto, poi, per quanto riguarda il piano di rientro all’Anas delle strade che vennero trasferite alla Provincia (strade statali n.°142, (Biella- Romagnano) 143 (Biella – Cavaglià – san Germano Vercellese) , 230 (“Di Massazza – Trossi” Biella – Vercelli), 232 (“Panoramica Zegna” da Villanova Biellese – Bocchetto Sessera ), 338 (“di Mongrando” Biella-Bollengo) e 419 (“della Serra” Borgofranco – Mongrando) si resta in attesa della pubblicazione su Gazzetta Ufficiale del decreto che le elenca. A questo decreto dovranno seguire una serie di atti (non ultimi l’integrazione di personale addetto alla sorveglianza, alla manutenzione e al ripristino oltre alla eventuale nuova realizzazione di case o magazzini cantonieri). Ad oggi non è possibile ipotizzare realisticamente una o più date di quando l’iter sarà concluso e le strade torneranno sotto la competenza di Anas”.

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