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Paghetta ai figli, la danno sette biellesi su dieci

Paghetta ai figli? Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, 7 biellesi su 10 la vedono come un modo utile per responsabilizzare i ragazzi

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La paghetta per i figli? Una pratica longeva che sembra godere di buona salute nelle famiglie a Biella.

Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, infatti, praticamente sette biellesi su dieci (il 69%) la vedono come un modo utile per permettere alle ragazze e ai ragazzi di far qualche spesa in autonomia, ma anche un’abitudine da portare avanti il più possibile con regolarità per responsabilizzarli sul valore del denaro e avvicinarli a una sua gestione consapevole.

Naturalmente, nell’era del digitale tradizioni pur radicate come questa convivono con soluzioni 4.0.

Il risparmio per i figli prende sempre più la via dell’innovazione tanto che il 53% degli abitanti di Biella prevede di ricorrere in misura crescente all’online e alle app per informarsi e sottoscrivere soluzioni di risparmio dedicate.

Investire per il futuro dei figli, d’altra parte, è una componente centrale nelle decisioni di investimento di una famiglia.

Ma a quali soluzioni guardano i biellesi? In primis, a polizze per il risparmio e piani di accumulo anche di tipo previdenziale (33%), che offrono l’opportunità di accrescere il capitale in modo flessibile e conveniente in un orizzonte di medio-lungo termine.

Seguono il classico libretto di risparmio (20%) e l’investimento nel mattone (14%). Un altro 35% pensa a una polizza vita per proteggere i propri cari dagli effetti economici di eventi avversi come la non autosufficienza preservando il patrimonio di famiglia.

Ma c’è un momento in cui iniziare a investire per il loro futuro?

La maggioranza dei biellesi ha le idee chiare: fin dalla loro nascita o comunque dalla tenera età (71%), un 18% dice dall’adolescenza e un altro 4% da quando sono maggiorenni.

Gli studi e la formazione sono la prima ragione per iniziare a risparmiare e investire per loro (57%). C’è poi l’acquisto della casa (8%). Per un 20% l’obiettivo è incrementare la loro futura capacità di spesa, mentre il 18% vorrebbe creare per loro, in via preventiva, un tesoretto a cui possano attingere in caso di spese impreviste nel corso della loro vita.

*Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, genere ed area geografica.

Foto di Ralphs_Fotos da Pixabay

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