Seguici su

Attualità

Paga la bolletta e… Tari!

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

Pubblicato

il

Paga la bolletta e… Tari!! Potrebbe essere questo lo slogan con cui l’amministrazione a Biella risponde alle lamentele di cittadini e comitati spontanei – con tanto di raccolta firme – su caro bollette e degrado urbano specie in alcuni quartieri simbolo come Villaggio o Vernato.

Gli aumenti sono sotto gli occhi di tutti così come – per contro – i relativi servizi che non sono all’altezza di una città come Biella sempre più sporca, trascurata, tra erbacce incolte sui marciapiedi e famigliole di roditori increduli di poter banchettare tra i rifiuti. Seab dice che il problema sta nella maleducazione della gente che non rispetta le regole della raccolta, l’assessore all’ambiente dice che gli aumenti sono tra i più bassi in circolazione…

Siamo alle solite, la verità dove sta? Se neanche le foto “trappola” riescono ad inchiodare gli “sporcaccioni” del riciclo forse varrebbe la pena eliminare le foto e lasciare le trappole, questa volta per i topi che specie al Vernato sembrano aver trovato il loro quartiere ideale a sentire le lamentele di molti cittadini infuriati.

Certo è che la politica, al solito, ci mette del suo… In campagna elettorale, ad esempio, Fdi dichiarava guerra alla Tari e ai costi spropositati della raccolta puntuale casa per casa definendola quasi una patrimoniale Soluzione? Isole ecologiche interrate per abbattere i costi. Ora, atlante del riciclo cittadino in mano, qualcuno ha notizia di queste isole? Sono isole sperdute? Sono isole “vergini” nel senso che devono ancora essere create? Perché dichiarare qualcosa e poi non realizzarla? Forse perché i biellesi hanno la memoria corta o forse perché in campagna elettorale puoi sempre dire tutto e il contrario di tutto…

Chissà forse occorrerebbe un nuovo studio della toponomastica (squit!!) della città per cercare di capire dove far emergere queste isole ecologiche fantasma… E poi, come già suggerito da qualcuno, il problema a Biella sono anche i cassonetti nei cortili interni di certe abitazioni che costringono gli operatori ad un lavoro immane con tanti mazzi di chiavi che neanche San Pietro… Perché allora la politica cittadina non fa un regolamento che consenta di posizionare fuori tali bidoni? È così difficile? Parrebbe di sì… Mi sembra già di sentire il botta risposta ideale tra cittadini e operatori ecologici in un caso del genere: “Scusi a che ora passa dentro al cortile per la raccolta”? L’operatore: “Passo topo.. .” Ecco appunto…A Biella per ora la soluzione è questa…

Luigi Apicella

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Luigi

    29 Settembre 2023 at 21:13

    È un problema che si vive anche in altre città della provincia, purtroppo seab non collabora, i comuni se ne stanno a guardare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *