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Orti solidali, l’assessore regionale Chiara Caucino: “E’ necessario esportare il modello Cossato”

L’incontro con il sindaco Enrico Moggio, e il presidente dell’Associazione Terra Promessa, Raffaele Crosera 

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«Occorre investire sempre di più sugli Orti Solidali, che rappresentano una preziosissima opportunità di coesione sociale. E, in questo senso, l’esempio di Cossato è da valorizzare e da prendere ad esempio». E’ questo il commento dell’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, che ha visitato la realtà presente nel comune del Biellese, curata dai volontari dell’Associazione «Terra Promessa», in località Masseria, in terreni di proprietà comunale.  Ad illustrare le finalità e le potenzialità dell’iniziativa a Caucino sono stati il sindaco di Cossato, Enrico Moggio, e il presidente dell’Associazione Terra Promessa, Raffaele Crosera.

«Ho molto apprezzato – ha spiegato l’assessore Caucino – questa iniziativa, che vorrei che fosse presa ad esempio e riprodotta in tutti i Comuni del Biellese e del Piemonte. Il “modello Cossato”, infatti promuove un’agricoltura che unisce numerosi princìpi fondamentali, partendo dalla riscoperta di un settore trainante della nostra regione e unendo insieme sostenibilità e inclusività, in quanto permette di coinvolgere un gran numero di persone e di svolgere, in taluni casi, anche una funzione terapeutica. Oltre che agli scopi forse più importanti socialmente, come l’avvicinamento al lavoro per i più fragili e alla donazione in beneficienza dei cibo di prima qualità e, naturalmente, a km zero, prodotto».

A distribuzione i prodotti saranno le associazioni di volontariato, in particolare il Gruppo Volontariato Vincenziano, l’associazione Auser, l’associazione Speranza e la Caritas, che si occuperanno di fare arrivare davvero gli ortaggi sulle tavole di chi ne ha più bisogno.

Insieme all’assessore Caucino, alla visita negli Orti, erano presenti numerosi esponenti del territorio e delle associazioni: dal primo cittadino cossatese, all’esperto di agronomia, Alfredo Sunder, dal Gruppo Volontariato Vincenziano, all’associazione «Terra Promessa», dall’Auser, dall’associazione «La Speranza» all’Ente Cissabo fino ai rappresentanti dell’Istituito Comprensivo – coinvolti nel progetto – e ai volontari e frequentatori, in particolare ragazzi, del centro diurno di psichiatria.

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