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Sale & Pepe

Ora basta con le sterili scaramucce

“Sale & Pepe”, la rubrica settimanale di Luigi Apicella

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BIELLA – Care amiche e cari amici, non lo dimenticheremo. No, il week end appena trascorso con la V Centenaria Incoronazione della Madonna Nera di Oropa resterà nei cuori di ciascuno di noi. Un momento di unità per l’intera comunità biellese che si è ritrovata, sia in presenza sia in diretta TV, al cospetto del nostro bene più prezioso: la nostra Madonnina. Con il saluto in diretta di Papa Francesco ad Oropa in occasione dell’Angelus domenicale e le tante comunità sul territorio collegate con i megaschermi per consentire comunque a chi lo desiderasse di poter seguire l’evento.

Dal 1620 ai tempi della peste sino al 2021, al cospetto di una nuova e più insidiosa peste, il Covid: quasi a significare che nonostante il progresso e le conquiste tecnologiche, la fragilità umana resta la stessa. Una riflessione, questa, che porto con me in questi giorni difficili per tutti. Ma non è solo in tempi di Covid che la nostra Madonna Nera ha rappresentato per molti il “rifugio interiore” di fronte alle tante incertezze e difficoltà.

Alzi la mano chi tra voi, credente ovvio, non abbia mai sentito il bisogno, specie nei momenti più difficili che la vita ci riserva, un richiamo a recarsi al Santuario per incontrarla, in raccoglimento, anche per qualche istante. Quando sono arrivato a Biella nel lontano 1974 le prime volte andavo ad Oropa per curiosità, per una passeggiata, per una boccata di aria fresca in piena estate con la mia famiglia. Poi come consigliere comunale sono stato molte volte al Santuario in una veste meno privata e questo mi ha consentito di conoscere appieno la storia di questo luogo straordinario, ricco certamente di fede e di tradizione ma anche un’oasi ideale di pace in cui grazie alle sue bellezze naturali è realmente possibile “respirare” una aria di pace e tranquillità che fa bene al cuore.

Al mio paese, Tramonti, il 5 agosto si celebra la festa della Madonna della Neve, patrona e protettrice della frazione di Capitignano: anche questo evento ha rappresentato per me sin da ragazzo, un momento di festa certamente, ma anche di riflessione personale, man mano che l’età cresceva…

Tornando a noi, dicevo all’inizio che questo “evento” lo ricorderemo tutti negli anni a venire. Ci voleva un momento come questo, specie dopo gli ultimi due anni in cui Biella è stata al centro delle cronache anche nazionali per eventi e polemiche politiche poco edificanti per il suo nome e la sua tradizione. Dalle mie parti c’è un detto, molto sentito, utilizzato già nel ‘700 a Napoli che recita: “ Ca’ Maronn t’accumpagn…” Oggi questo verso lo vogliamo indirizzare, senza polemiche, ai nostri politici e amministratori locali chiamati a guidare la città in uno dei periodi più bui della nostra storia.

Ma chiamati anche a metter finalmente fine e una volte per tutte, alle scaramucce sterili per interessi di bottega, adoperandosi invece per mettere al primo posto la ragione e il bene comune. Sono certo che alla nostra Madonnina Nera di Oropa non sapranno dire di no…

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