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Niente case per gli studenti: tempi troppo stretti per partecipare al bando
Il sindaco: «Documenti consegnati dai tecnici l’ultimo giorno utile, impossibile valutarli in poche ore. Scelta sofferta, ma responsabile»

Niente case per gli studenti: tempi troppo stretti per partecipare al bando. «Abbiamo fatto l’impossibile per portare a casa il finanziamento per i mini-alloggi per gli studenti. Purtroppo non è bastato».
Ci mette la faccia il sindaco Marzio Olivero dopo che all’ultimo minuto è saltata la partecipazione al bando per la realizzazione di uno studentato nell’area di Città Studi. Bando che, va detto, prevedeva tempi strettissimi: 40 giorni. Quindici dei quali necessari per la manifestazione d’interesse da parte dei privati. Un peccato, perché venivano messi a disposizione, in caso di successo, fondi compresi tra 1,5 e 10 milioni per progetti realizzati attraverso la partnership di pubblico e privato.
Niente case per gli studenti
«Me ne assumo la responsabilità – sottolinea -. Anche perché non si tratta di qualcosa che ci è sfuggito, ma di una scelta che rivendico, fatta per senso di responsabilità».
La doccia fredda è arrivata lunedì attraverso una nota del Comune. «La Giunta, dopo aver rinviato per ben quattro volte la riunione per l’esame e l’adozione della delibera riguardante il Bando Ministeriale per la realizzazione dello studentato, richiedendo approfondimenti, ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di procedere alla necessaria valutazione e successiva votazione, attesa peraltro la corposissima documentazione che solo a poche ore dalla scadenza del termine per la presentazione della domanda, le è stata messa a disposizione dal settore competente. Nella riunione non è stato possibile dirimere le prime e più evidenti questioni inerenti alle due proposte pervenute e pertanto individuare quella da candidare».
A quel punto la giunta ha ritenuto impossibile «assumere una decisione pienamente convinta e consapevole al fine di valorizzare l’interesse pubblico». E ha ritenuto «di ritirare la proposta e non partecipare al bando in scadenza».
Tempi troppo stretti per partecipare al bando
Niente case per gli studenti: riassumendo, soltanto lunedì la giunta ha avuto tra le mani le due proposte arrivate dai privati nei giorni scorsi e vagliate dall’ufficio comunale competente. Dunque a 12 ore dalla scadenza dei termini per partecipare al bando. Troppo tardi secondo il primo cittadino. «Anche in virtù del fatto che i primi e più immediati documenti contenevano a mio avviso discrepanze e incongruenze – chiarisce -. Ho ritenuto non fosse serio per l’amministrazione adottare una delibera optando per uno dei due proponenti. Perché sarebbe stato fatto senza aver valutato e approfondito nei modi dovuti e doverosi. Sarebbe stata una scelta irresponsabile. Sono il primo a esserne rammaricato. So che avrei potuto fare una scelta che non mi avrebbe esposto a strumentalizzazioni e critiche. Però l’interesse dell’ente e dei cittadini viene prima dell’immagine politica».
Procedere e scegliere frettolosamente e senza le dovute valutazioni il progetto in questa fase avrebbe portato a prevedibili ricorsi da parte dell’azienda esclusa.
Critica
Sia nella nota del Comune che nelle parole di Olivero emerge una non troppo velata critica all’operato dell’ufficio amministrativo che se ne è occupato. «Mi limito a dire – ribadisce il sindaco – che non c’è stata la sensibilità dovuta. Ho dovuto registrare con rammarico, ad esempio, il fatto che la dirigente non abbia sentito l’esigenza di presenziare alla seduta della giunta. Ed eventualmente agevolare la comprensione della documentazione e di conseguenza l’assunzione di una decisione. Anche alla luce dei tempi strettissimi».
Quanto accaduto ha sollevato critiche da tutte le opposizioni che siedono tra i banchi di Palazzo Oropa, di fatto rimaste all’oscuro del progetto.
«Dal punto di vista della comunicazione alla minoranza – replica il primo cittadino – non comprendo le contestazioni. C’è un iter amministrativo, ci sono dei passaggi. Il primo momento per così dire “pubblico” è stato proprio quello di lunedì, quando per la prima volta la giunta stessa ha avuto tra le mani la documentazione».
In futuro
Olivero comunque non esclude che il progetto possa in futuro trovare altri canali per essere concretizzato. «Qualora ci fossero altre linee finanziamento – conferma – le valuteremmo senza dubbio. Nel frattempo abbiamo avuto modo di percepire che, per fortuna, sul tema degli studentati c’è attenzione anche da parte dei privati. Si stanno muovendo autonomamente per investire in strutture di questo tipo».
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Luisella Bidese
14 Aprile 2025 at 21:19
tecnici incapaci
Sandro
14 Aprile 2025 at 23:05
Qualcuno mi spiega perchè mai Biella ha bisogno di case per gli studenti dal momento che non ci sono Università a Biella?