Seguici su

Attualità

Michele Mosca: «Sul vecchio ospedale non sono state fatte solo parole»

Intervneto del consisgliere regionale della Lega dopo il summit voluto dall’assessore Caucino

Pubblicato

il

BIELLA  Bene che oggi anche l’Assessore Caucino voglia occuparsi del futuro del vecchio ospedale di Biella: da sempre sostengo che i grandi progetti del territorio debbano avere unità di intenti.

Devo purtroppo smentire la ricostruzione che fino ad oggi siano state fatte solo parole. Infatti, fin dall’inizio della consiliatura regionale, mi sono fatto carico di questa responsabilità e già nel mese di novembre del 2019 organizzai un incontro a Palazzo Oropa alla presenza del Presidente Cirio e di tutti gli stakeholder del territorio per disegnare insieme il futuro dell’ex nosocomio.

Emerse l’esigenza primaria di rivedere il valore del complesso e pertanto decidemmo, in accordo con Asl Biella, di far redigere una nuova valutazione estimativa. A settembre 2020 l’Architetto Enrico Griffith Brookles consegnò la propria valutazione che si attestava a 4,5 milioni di euro (e non circa 8 come erroneamente indicato dagli uffici dell’Assessore Caucino), ma soprattutto “spacchettava” il complesso in tre lotti, ognuno valorizzato separatamente, permettendone la vendita per parti separate e favorendo in questo modo eventuali investitori e progetti di recupero diversi.

L’arrivo del Covid non ha certamente favorito azioni propedeutiche al recupero del complesso perchè per tutti noi le priorità sono immediatamente mutate. Tuttavia, ero ben consapevole che il lavoro non era ultimato, bisognava infatti fare in modo – per snellire la burocrazia – che Asl Biella avesse un titolo da poter spendere con gli investitori per agevolare la ricerca di fondi.

Dopo un lungo e laborioso lavoro che ha visto coinvolti oltre l’Asl, la Regione, la Soprintendenza e gli uffici del Segretariato Regionale del Ministero dei beni Culturali, finalmente a settembre del 2023 siamo riusciti a trasferire il diritto reale che permette ad Asl di trattare direttamente con investitori pubblici e privati agevolando la ricerca di finanziamenti attraverso bandi o altro.

Chiariti questi aspetti fondamentali che ci hanno permesso di arrivare all’attualità, credo da sempre che compito primario della politica sia quello di portare soluzioni e avviare percorsi che ovviamente devono essere condivisi con il territorio, l’importante è che alle idee e ai progetti condivisi seguano gli impegni finanziari. Ad esempio, l’Assessorato di Caucino è interessato a una parte della struttura? Quante risorse finanziarie è disponibile a investire per il recupero di questo importante complesso? Oppure, il comune che in passato si era speso con idee e progetti cosa intende fare? Ancora, il Biellese ha ricevuto un cospicuo finanziamento che prevede la realizzazione del Museo della storia del tessile, si potrebbe immaginare di realizzarlo lì? Più che domande agli stakeholder credo che la politica dovrebbe dare risposte, esattamente come ho fatto in questi anni con lavoro costante e impegno.

Michele Mosca

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

5 Commenti

1 Commento

  1. Pier Giovanni Malanotte

    26 Gennaio 2024 at 12:43

    E l’Ospedale, che tanto interessesuscita, sta li.

    • Steap63

      26 Gennaio 2024 at 13:44

      Articolo autocelebrativo… e l’ospedale sta lì…. non sembra che in concreto qualcosa sia stato fatto.Un politico che chiede alla politica di dare risposte…. mah! è l’ospedale sta lì e si degrada sempre più. Boh?

  2. veronica avalos

    26 Gennaio 2024 at 14:03

    Speriamo che questa volta , tutti insieme possano decidere cosa vogliono fare di questa magnifica posizione in Biella città , non è giusto che venga abbandonata alla sua sorte.

  3. Sonia ganz

    26 Gennaio 2024 at 19:03

    Forse si son dimenticati di dire alle autorita’ governative che il nuovo ospedale e’ stato costruito sopra una grossa sorgente con terreno non edificabile, che a meta’ costruzione si sono accorti che sprofondava, hanno dovuto demolire il possibile, e ricostruire il piu’ possibile col cartongesso, che nella zona obitorio ci sono 2 grandi pompe idrovore in funzione 24h, che x l’ ospedale vecchio erano stati spesi milionate x l’ adeguamento sale operatorie, che si poteva fare un’ ottimo complesso di residenza x soggetti in soglia di poverta’, invece han preferito abbandonarlo ai vandali, in modo che poi il recupero costasse di piu’, con imprese amiche ,spendendo il meno possibile, poi abbandonarlo di nuovo x lavori non a norma, materiali scadenti ecc ecc, il tunnel di san maurizio idem, e’ sempre allagato quando piove xche’ non era terreno edificabile, il costo dei milioni spesi in totale si puo’ sapere,si puo’ farsi restituire tutti i soldi sprecati x due opere inutili, ma c’e’ qualcuno che lo voglia o sappia fare ??? magari le autorita’ non sanno nemmeno queste cose, poi tanto, ogni 2,3 5anni hanno il trasferimento……

  4. Ardmando

    27 Gennaio 2024 at 8:33

    Quante parole inutili spese per un ecomostro, un decrepito e fatiscente orrore edilizio, orrendo e inguardabile oltre che vetusto e inutile. Un enorme ammasso di cemento, privo di stile e di qualsiasi gusto estetico (d’altra parte era un ospedale non certo un teatro) che merita unicamente di essere abbattuto, per trasformare l’area in un bel parco cittadino. Chi volete che venga ad investire per recuperare in qualche modo quell’enorme orrore di cemento? Non si riesce a trovare una destinazione per gli innumerevoli ex stabilimenti che appestano il panorama urbano, non si riesce a trovare qualche disperato che investa in attività in Via Italia, si litiga per raddoppiare la strada Trossi e si fa polemica per il nascente nuovo centro commerciale di Gaglianico, figuriamoci se qualcuno sarà così stupido da spendere un euro per quella struttura enorme e fatiscente. Suvvia, smettiamola di giocare coi soldi dei contribuenti. Quando fra qualche anno inizieranno a crollare delle parti oppure la struttura sarà così degradata da non avere altra soluzione, finalmente vedremo abbattere quell’orrore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *