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Mettere su casa con… lo sconto

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Regalare una parte del proprio tempo libero alla comunità dove si decide di andare ad abitare in cambio di vantaggi concreti per mettere su casa.

Regalare una parte del proprio tempo libero alla comunità dove si decide di andare ad abitare in cambio di vantaggi concreti per mettere su casa.

E’ questa la formula su cui si basa il “Progetto Abitare in Valle Elvo”, rivolto ai giovani con meno di 36 anni che vorrebbero vivere e abitare nei comuni della valle che aderiscono all’iniziativa (Pollone, Sordevolo, Graglia, Muzzano e Netro). Nato da un’idea dell’Elf (Agenzia Giovani Valle Elvo) e patrocinato dalla Fondazione Mike Bongiorno, che si impegna a sostenerlo pubblicizzandolo nel resto dell’Italia, “Abitare” dà ai giovani che fanno richiesta ai comuni indicati la possibilità di ristrutturare casa con una serie di vantaggi e agevolazioni (sconto del 50% sugli oneri di costruzione e di urbanizzazione, concessione gratuita dell’occupazione del suolo pubblico, agevolazioni da parte di architetti, ingegneri, geometri, periti e da parte dei notai e delle agenzie immobiliari sulla compravendita e altro ancora).

In cambio i giovani si impegnano a risiedere nel comune prescelto per almeno 5 anni e devono aderire al patto etico sociale, mettendosi a disposizione per impegnare parte del proprio tempo libero in attività di volontariato come lavorare in Pro Loco, prestare servizio in biblioteca, “adottare” una coppia di anziani aiutandoli a sbrigare le commissioni…

«In questo modo i giovani vengono integrati all’interno del paese, non ci vanno soltanto ad abitare – così il responsabile del progetto Filippo Ronzani ne riassume l’obbiettivo principe – La rinuncia sta alla base del progetto. E si tratta della rinuncia del Comune a parte degli oneri di costruzione piuttosto che dei professionisti a parte della propria parcella. Altri comuni in Italia hanno avviato progetti simili ma che si fondano sulla richiesta di incentivi alla Regione di appartenenza. Noi abbiamo introdotto una nuova logica e proprio per questo l’Europa ci ha preso come punto di riferimento per questo tipo di iniziative».

Il progetto è stato avviato all’inizio di marzo e ha già collezionato 18 contatti provenienti dalle varie province del Piemonte, da Asti ad Alessandria a Torino, ma anche dalla più vicina Vigliano. Tra questi una coppia dovrebbe accedere al progetto e trovare un accordo col Comune a partire da Settembre, mentre nel frattempo almeno altre tre stanno cercando casa.

Gaia Quaglio

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