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Le case del Villaggio valgono più di quelle in via Italia

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Non sarà come a Roma dove il famoso “mezzanino” con vista sul Colosseo dell’ex ministro Scajola valeva – nominalmente – come una baracca nel rione più degradato della città, ma anche a Biella c’è qualcosa che non quadra nel valore degli immobili. La fonte è la più autorevole per la sua funzione, ovvero lo stesso sindaco Marco Cavicchioli quando afferma: «In questo momento – ha precisato- è più alta in media la classe di appartenenza al Villaggio La Marmora che in certe zone del centro storico». Detto in soldoni, la tassazione delle case del Villaggio in alcuni casi (o magari in tanti casi) è superiore a quelle di via Italia.

Non sarà come a Roma dove il famoso “mezzanino” con vista sul Colosseo dell’ex ministro Scajola valeva – nominalmente – come una baracca nel rione più degradato della città, ma anche a Biella c’è qualcosa che non quadra nel valore degli immobili. La fonte è la più autorevole per la sua funzione, ovvero lo stesso sindaco Marco Cavicchioli quando afferma: «In questo momento – ha precisato- è più alta in media la classe di appartenenza al Villaggio La Marmora che in certe zone del centro storico». Detto in soldoni, la tassazione delle case del Villaggio in alcuni casi (o magari in tanti casi) è superiore a quelle di via Italia.

Preso atto della situazione l’amministrazione comunale ha così deciso di verificare gli immobili “di fascia bassa” per controllare la congruità della categoria catastale alla quale appartengono.

L’obiettivo è duplice: aggiornare il censimento del patrimonio immobiliare della città, dando a ciascuna unità il giusto valore, e soprattutto aggiornare le basi imponibili su cui si calcolano le imposte comunali sugli immobili. «Tali incongruenze – si legge nella delibera approvata di recente dalla giunta – derivano dalla inadeguata capacità di aggiornamento delle classificazioni catastali, prodottasi nell’arco di un lungo periodo di tempo, anche in assenza di comportamenti espressamente volti all’elusione fiscale da parte dei cittadini contribuenti».

La conseguenza però è che spesso le imposte comunali risultano ingiustamente più basse per chi vive in case ormai diventate signorili e l’intera operazione risulta quindi uno degli strumenti di lotta all’evasione fiscale. «L’obiettivo vero – ha così spiegato il primo cittadino in un’apposita conferenza stampa svoltasi lunedì mattina a Palazzo Oropa – è arrivare a pagare meno per pagare tutti quello che è giusto. Il nostro impegno è di impiegare il maggiore incasso dalle imposte ricavato da questa campagna di controlli per ridurle a chi finora ha finito per pagare più del necessario».

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