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“La giunta Corradino dovrebbe cominciare con il ripristino del decoro in città”

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Alcune considerazioni riguardanti il decoro della città, corredate da fotografie, di Luigi Apicella – Lista Civica Uniti per Biella.

“Il cambio di passo di un’amministrazione si vede dal mattino. Ovvero dai primi provvedimenti che ritiene di mettere in cantiere nei primi giorni di insediamento, il più delle volte nel segno della discontinuità rispetto a chi li ha preceduti. La giunta CorraDINO veniva soprannominata, a detta dei tanti sostenitori di quella parte, la giunta del cambiamento. Mai come al tempo del ballottaggio di giugno l’abituale “ aplomb” biellese, impermeabile ad ogni decisione buona o brutta che sia,  si è trasformato una “contrapposizione” da stadio tra nuovo e vecchio.
Vinte le elezioni, seppur di misura, il nuovo (presunto) che avanza cosa ha fatto? Ha preso la decisione più “nuova” che potesse prendere: si è aumentato le indennità per sindaco e assessori  a prescindere.
Un bel biglietto da visita per Biella vista la vasta eco sui giornali nazionali, un bel provvedimento stile prima repubblica in bianco e nero. L’auspicio è che il cambiamento tanto auspicato si traduca presto in fatti concreti: primo fra tutti,  mi permetto di suggerire, il ripristino di un minimo di decoro di alcune zone centrali della nostra città . Dalle foto allegate ci si rende ben conto che prima di ogni possibile iniziativa, condivisibile o meno, occorra mettere mano a questa autentica piaga per il nostro centro: ridare dignità ai luoghi così imbrattati e abbandonati a se stessi rappresenterebbe un segnale, forte, di riappropriazione del territorio, anche in termini di sicurezza. Su questo aspetto mi aspetto che la nuova giunta metta mano al regolamento di polizia urbana facendo applicare quanto previsto in materia di messa in sicurezza di aree in disuso e conseguente decoro. Prevedendo, se non contemplato, un diretto coinvolgimento dei proprietari con l’obbligo di mantenere almeno le facciate in buono stato di conservazione. Anche l’occhio vuole la sua parte, il cambiamento è, prima di tutto, un fatto estetico che ci deve trovare tutti d’accordo”.

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