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La battaglia di piazza Vittorio Veneto
Le opposizioni: «Sembra vietata alle iniziative». La giunta: «Mai più quelle che la rovinerebbero»

La battaglia di piazza Vittorio Veneto. «E’ nata per essere un’area tranquilla, pedonale, a disposizione dei cittadini e delle famiglie. Per questo abbiamo deliberato che lì non si faranno mai manifestazioni che prevedono preparazione di cibi o somministrazione di bevande. Non possiamo lasciare che si rovini con il grasso delle salamelle!».
A dirlo è l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Franceschini, che sta ricevendo una serie di interrogazioni dall’opposizione, proprio sul tema della piazza. Che in qualche modo sembra “off limits” per le manifestazioni: niente Mercato europeo, giostrine di Natale, ChocoBiella, tanto per citarne qualcuna.
La battaglia di piazza Vittorio Veneto
A Franceschini fa eco Anna Pisani, assessore al commercio, e organizzatrice di quelle manifestazioni per cui la piazza è vietata. «Confermo che abbiamo deciso per questa cautela. La piazza è nuova e non si può rovinare. È vero che abbiamo escluso anche le giostrine di Natale, ma quella è stata una scelta di altra natura. In questo caso abbiamo preferito le casette di legno, più idonee».
Fresca di giornata però è la richiesta di chiarimenti di Sara Novaretti (Biella C’è). Che avanza anche un tema più ampio, ossia il legame anche con il futuro restyling di via Italia. Nell’interrogazione scrive «avevamo già espresso le nostre perplessità sul mancato utilizzo di piazza Vittorio Veneto. Mi pare di poter affermare ora che i dubbi sono diventati certezza. Certezza che fa seguito alla prima edizione di ChocoBiella, fiera del cioccolato artigianale, i cui espositori sono stati ospitati in piazza Martiri. Nuovamente si sono sacrificati parcheggi e una parte degli spazi riservati al mercato, quando piazza Vittorio Veneto sarebbe parsa il luogo ideale».
Novaretti poi chiede «se si intende mettere mano al rifacimento di via Italia, creando uniformità con la piazza. Accogliendo, per esempio, la proposta dell’architetto Vercellotti, che valorizzerebbe l’area pedonale con un richiamo alla nostra storia e al nostro patrimonio culturale. E se l’intervento di via Italia rientri in un progetto più ampio che riguardi il commercio. O se si pensa ad una strada nuova che attraversa spazi vuoti sempre più numerosi».
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Ardmando
13 Marzo 2025 at 18:44
L’inciviltà e il disprezzo per la cosa pubblica e la cosa privata altrui sono ben radicate in fin troppi italiani (senza bisogno di scomodare quelli che italiani non sono), quindi bastano 10 incivili per trasformare in discarica qualsiasi spazio pubblico. Assolutamente d’accordo con il vietare la nuova “piazza” (anche se di piazza non ha proprio nulla) a manifestazioni che possano attirare gli incivili. E non è così solo a Biella, moltissime città hanno aree dedicate dove non si possono fare manifestazioni che diano sfogo all’inciviltà della gente.
Bruno
13 Marzo 2025 at 20:58
io direi fatta e rifatta via Italia non fate passare nessuno non si sa mai che qualcuno sporchi……cosa serve una piazza se non per iniziative che porti gente siete proprio ottusi e gretti