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Impianto di aeromodellismo distrutto dai cinghiali

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Puntuali come un orologio svizzero si sono presentati anche quest’anno. Un gruppo di cinghiali ha danneggiato profondamente l’impianto di aeromodellismo di Salussola. Un episodio che si ripete ormai a scadenza fissa da ben otto anni e che, inevitabilmente, scatena l’ira degli appassionati che utilizzano la pista per il loro hobby.

Puntuali come un orologio svizzero si sono presentati anche quest’anno. Un gruppo di cinghiali ha danneggiato profondamente l’impianto di aeromodellismo di Salussola. Un episodio che si ripete ormai a scadenza fissa da ben otto anni e che, inevitabilmente, scatena l’ira degli appassionati che utilizzano la pista per il loro hobby.
«E’ una situazione insostenibile – spiega Massimo Zaniboni, socio dell’Aeroclub di Cerrione che, tra le altre cose, si prende cura della pista di Salussola -. Tutti gli anni a metà settembre si ripropone il problema e per noi son dolori. Faccio il possibile per tenere in ordine l’impianto e, in una paio di notti, i cinghiali distruggono tutto».
I danni sono ingenti. Per ovviare alle buche nel prato e sistemare la terra alzata dagli animali servono delle attrezzature specifiche e costose.
«Siamo stufi – aggiunge Zaniboni -, non ne possiamo più. Abbiamo espresso le nostre lamentele ai funzionari provinciali a più riprese, ma non fanno nulla». Secondo gli appassionati di modellistica il fatto che questi episodi si verifichino sempre a metà settembre non è un caso. «Aprono la stagione della caccia – prosegue – e nonostante non lo ammettano è evidente che riforniscano la zona con dei capi ad hoc per i cacciatori. La provincia non fa nulla per contenere il fenomeno e noi subiamo danni che sarebbero perfettamente evitabili se si effettuasse un abbattimento dei capi che creano disordini. Perchè a Vercelli questi problemi non ci sono?».
Un altro aspetto che fa arrabbiare i soci dell’Aeroclub riguarda le tempistiche di intervento. «Dopo l’ultimo caso di qualche giorno fa ho immediatamente segnalato la questione in provincia. La risposta è stata che non c’era personale disponibile, quindi di aspettare. Il problema è che i cinghiali ritornano per due, tre o quattro notti nello stesso punto e continuano a fare danni quando, invece, potevano essere fermati dopo la prima incursione. Inoltre, mi hanno detto di alzare una rete a protezione della pista. Ma mettere una rete per noi che lì’ facciamo volare i nostri velivoli sarebbe impossibile».
A causa delle continue “invasioni” negli ultimi tempi il club ha dovuto rinunciare ad importanti occasioni. «Dovevamo ospitare un torneo che invece si è svolto a Montalto Dora, vicino a Ivrea. Una nota negativa per noi così come per gli albergatori e i ristoratori della zona che avrebbero avuto tanti appassionati provenienti da tutto il Piemonte per un weekend. E ho dovuto annullare corsi di almeno 80 persone. Soltanto di quote ci ho rimesso 12mila euro».
Questa volta però i soci del club sembrano intenzionati ad andare fino in fondo. «Non so ancora se denunceremo o meno la provincia – conclude – ma sicuramente prenderemo qualche provvedimento».

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