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Il sabato dell’Adunata si è chiuso con il ricordo dei Caduti – FOTO
A mezzanotte l’emozionante cerimonia. Il riassunto della giornata di ieri

Una giornata all’insegna degli incontri e della fratellanza, quella del sabato dell’Adunata a Biella.
Il sabato dell’Adunata: la giornata
Gli Alpini delle sezioni estere si sono ritrovati nell’auditorium di Città Studi, dando vita a un vero melting pot di lingue, accenti e relazioni. Venti gruppi arrivati da ogni angolo del mondo: dall’Australia al Canada, dal Cile al Belgio. Cappelli con la penna nera indossati da volti che raccontano migrazioni, radici lontane, famiglie partite e poi ritrovate attorno a quel filo comune che è la storia degli Alpini. Nell’auditorium si sono intrecciate storie personali e collettive, ricordi di padri, di nonni, di parenti che hanno portato lo zaino e il cappello in epoche diverse, ma sempre con lo stesso spirito. Vecchi amici che si rivedono, nuovi legami che nascono, conversazioni che si aprono tra lingue diverse ma con un’intesa immediata.
L’incontro si è svolto nell’ambito dell’IMFS – International Meeting of Foreign Sections, che tradizionalmente raccoglie e valorizza il contributo delle sezioni alpine all’estero, creando un ponte tra le comunità italiane nel mondo. In questo contesto di amicizia e condivisione, ogni gruppo ha ricevuto un riconoscimento ufficiale della sua presenza: un segno di gratitudine e memoria, per sottolineare l’importanza di queste realtà che, pur lontane geograficamente, sono parte integrante della grande famiglia alpina. Biella, in queste ore, è davvero il centro di un mondo alpino che non ha confini.
Cresce l’attesa per la sfilata
L’attesa per la grande sfilata cresce visibilmente. Si percepisce nell’aria, nei gruppi che si fotografano davanti ai monumenti, nei sorrisi di chi si riconosce pur venendo da lontano. Oggi ogni realtà sarà rappresentata, e sfilerà con orgoglio, mostrando il nome della propria sezione, la bandiera e il proprio percorso.
Musica, canti e balli in tutta la città
Intanto il sabato dell’Adunata a Biella è stato anche un tripudio di musica, canti e balli. Nelle vie e sotto i portici risuonano le note delle fanfare, i cori intonano le canzoni della tradizione alpina, qualche fisarmonica spunta spontanea tra una sezione e l’altra. Non mancano i momenti conviviali: tavolate improvvisate, specialità gastronomiche che si assaggiano e si condividono. Le sezioni ostentano con fierezza le loro divise, i loghi e i nomi che raccontano la loro provenienza, ricamati su striscioni, sciarpe e cappelli. È un mosaico colorato e vivo, che parla di amicizia, memoria e appartenenza. Ovunque si respira accoglienza e calore. Le vetrine dei negozi sono addobbate a festa, i balconi mostrano tricolori e messaggi di benvenuto, i biellesi sorridono e salutano i gruppi in arrivo. È una festa che unisce e che, ancora una volta, dimostra come la storia degli Alpini sia qualcosa di più di una semplice associazione: è una famiglia allargata che si ritrova, si riconosce e si abbraccia, ovunque si trovi nel mondo.
Il momento di raccoglimento in cattedrale
Nella cattedrale di Biella, nel cuore di Piazza Duomo, c’è stato anche un momento di raccoglimento e riflessione. Il Vescovo Farinella nella sua omelia ha ricordato la Preghiera dell’Alpino, soffermandosi in particolare su quel passo che recita che “la vetta si raggiunge non solo con le gambe ma con la fiducia”. Un messaggio forte, che ha unito chi era presente in un pensiero di speranza, resilienza e solidarietà, valori che da sempre accompagnano il cammino.
L’incontro in biblioteca dedicato al significato dell’Adunata
A chiudere la giornata, l’incontro nella Biblioteca Civica: un momento di dialogo e confronto dedicato proprio al significato dell’Adunata, alla sua storia e al suo valore. Le massime autorità civili e militari si sono ritrovate per ripercorrere insieme il percorso fatto e per guardare al significato profondo di questa grande festa.
A mezzanotte la cerimonia per ricordare i Caduti
A mezzanotte, la giornata si è conclusa con un momento di grande solennità e raccoglimento: la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti, avvenuta alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Questo gesto ha reso omaggio a tutti i caduti per la patria, suggellando una giornata intensa e carica di emozioni. La cerimonia ha ricordato con semplicità e profondità quanto il sacrificio di chi ci ha preceduto sia parte integrante della memoria alpina.
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