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Il presidente delle Ferrovie dello Stato è di Biella

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La prossima volta che perderanno la coincidenza a Santhià oppure un’automotrice esalerà l’ultimo respiro a Salussola invece di invocare l’intervento di consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali i pendolari biellesi potranno contattare telefonicamente la direzione centrale delle Ferrovie dello Stato a Roma e chiedere del presidente nazionale del gruppo.

La prossima volta che perderanno la coincidenza a Santhià oppure un’automotrice esalerà l’ultimo respiro a Salussola invece di invocare l’intervento di consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali i pendolari biellesi potranno contattare telefonicamente la direzione centrale delle Ferrovie dello Stato a Roma e chiedere del presidente nazionale del gruppo.

Avranno almeno così un interlocutore che non potrà rispondere “Biella chi?, Biella dove? Ah sì in provincia di Vicenza” perchè il manager in questione, Marcello Messori, è nostro concittadino, essendo nato proprio a Biella il 7 luglio 1950, 64 anni fa.

Insomma il presidente delle “effe.esse” è biellese ed essendo originario del territorio è obbligatoriamente a conoscenza dello stato – non certo idilliaco – del trasporto locale su rotaia.

La curiosità sui natali del personaggio è venuta a galla consultando presso la Prefettura il “Bollettino della situazione patrimoniale di titolari di cariche direttive ed elettive di alcuni enti”.

Il volume di circa 280 pagine contiene centinaia e centinaia di responsabili di enti pubblici, dalle Camere di commercio agli enti Parco, dalle Concessionarie autostradali e alle Società di sviluppo industriale e via dicendo. Ebbene il suo nome, l’unico legato alla nostra provincia, è saltato fuori in quanto il personaggio è titolare al 100 per cento della immobiliare Mespe che ha sede legale proprio a Biella. 

Ma chi è Marcello Messori dal 29 maggio 2014 presidente del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane?

Se dovessimo trascrivere il suo curricula probabilmente non basterebbe l’intera pagina del giornale. Ha due lauree, la prima in Scienze dell’amministrazione conseguita presso l’Università di Torino nel 1973 e la seconda in Sociologia a Trento nel 1975 ambedue precedute dal diploma in Amministrazione aziendale presso la Facoltà di Economia e Commercio ancora nel capoluogo piemontese. Particolare non di poco conto, tutte e tre sono state conseguite con la votazione di 110 e lode e in più, quella in Scienze dell’amministrazione con “dignità di stampa”. Insomma tutti i presupposti per diventare un top manager.

Professore di Economia politica presso l’Università Tor Vergata di Roma dal 1992, nel maggio 2013 è diventato direttore della Luiss School of European Political Economy. Editorialista di Repubblica, Affari e Finanza, Il Sole 24Ore e per ultimo Corriere della Sera, è stato anche consigliere economico per privatizzazioni, assetti proprietari e finanza presso la Presidenza del consiglio, presidente di Assogestioni, membro del Comitato scientifico “Osservatorio sull’eccellenza dei sistemi di governo in Italia” della Fondazione Ambrosetti, consigliere dell’Abi, l’associazione che riunisce le banche, consigliere scientifico del presidente del Cnel. E poi decine  di libri di economia, centinaia di articoli sulle principali testate anche internazionali, collaborazioni con le università di Sydney, Dublino, Parigi, Montreal, Cambridge, Stanford, ecc. ecc. ecc.

Coniugato, padre di un figlio, per la cronaca nel 2014 ha dichiarato redditi per 268mila 300 euro, guida una Lancia Delta immatricolata nel 2008.

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