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Il cimitero islamico di Cossila è “tutto esaurito”, la soluzione definitiva sarà rappresentata da Pavignano

In poco più di un anno i 35 spazi disponibili sono stati quasi del tutto utilizzati: ne rimangono cinque

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BIELLA – Esaurita la disponibilità della soluzione provvisoria rappresentata dal piccolo cimitero di Cossila, i musulmani di Biella avranno il loro camposanto definitivo in quello di Pavignano dove esiste una vasta aerea inutilizzata. La conferma arriva dal sindaco Claudio Corradino in risposta a un’apposita interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito democratico di cui fa parte il consigliere musulmano Mohamed Es Saket.

«Quale soluzione definitiva – spiega il primo cittadino – la scelta dell’amministrazione comunale è ricaduta sul cimitero di Pavignano dove esiste una vasta area non utilizzata a cui si può accedere da un’entrata indipendente. Rimane ancora da risolvere il problema economico ma ci attiveremo per la ricerca dei fondi necessari».

Cimitero di Pavignano

La scelta di Cossila quale soluzione provvisoria era stata adottata lo scorso anno in piena pandemia venendo incontro alla richiesta formulata dall’associazione Culturale islamica Alhuda di Biella.

«A tale scopo, in via d’urgenza – si legge nell’interrogazione del Pd che è firmata anche dai consiglieri Valeria Varnero, Marta Bruschi, Manuela Mazza, Paolo Rizzo – fu destinato uno dei campi di inumazione siti al Cimitero di Cossila San Grato “vecchio”, in quanto privo di sepolture e non utilizzato, con capacità ricettiva di almeno 35 fosse».

Nella stessa occasione oltre ad approvare la richiesta sia il sindaco che l’allora assessore competente Eugenio Zappalà «con esplicite dichiarazioni in favore della richiesta della Comunità Islamica si impegnarono a dare una soluzione duratura e definitiva alle sepolture della Comunità Musulmana quale “atto di civiltà”.

A distanza di un anno e mezzo i 35 posti messi a disposizione sono praticamente esauriti essendosi svolte in questo arco di tempo 30 sepolture. Preso atto della situazione nell’interrogazione presentata «si chiede di individuare una soluzione alternativa e più strutturale» che come ha anticipato il primo cittadino è stato trovata a Pavignano previa la ricerca dei fondi necessari per l’effettuazione dei lavori.

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