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Gli edicolanti sospendono la distribuzione dei sacchi Seab

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BIELLA – Rispetto ai grandi problemi che investono Seab questo è uno dei meno assillanti ma è pur sempre un decadimento dei servizi offerti dalla società che gestisce la raccolta dei rifiuti. All’inizio del mese di aprile gli edicolanti della città hanno infatti disdetto il contratto per la distribuzione dei sacchetti da utilizzare per la differenziata. A darne notizia è Luca Gioggia, presidente della sezione cittadina dello Snag, Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai.
«Nelle settimane scorse abbiamo deciso – spiega – di sospendere l’accordo che ci legava a Seab, interrompendo un servizio che nel corso degli anni era sempre più apprezzato dalla cittadinanza. La decisione è il mancato pagamento da parte della società delle fatture relative al 2019». Secondo quanto stabilito a suo tempo, gli edicolanti provvedevano alla consegna dei sacchetti a chi ne faceva richiesta dietro la compilazione di un modulo quale documento giustificativo dell’avvenuta consegna. «Il contratto stipulato a suo tempo – continua Luca Gioggia – prevedeva la corresponsione all’edicolante di 20 centesimi. Nel corso dell’anno la somma spettante a ciascuno edicolante poteva variare dai 300-400 euro a circa mille. Il pagamento è sempre stato regolare fino all’anno scorso quando le fatture relative al 2019 sono rimaste e sono tutt’ora inevase».
La decisione
è maturata anche per le mancate risposte. «Nelle settimane scorse abbiamo contattato più volte la società – continua Gioggia – senza però mai ottenere una risposta. Ormai è di pubblico dominio la grave situazione economica di Seab e proprio in virtù di quanto si stava verificando magari ci sarebbe bastata una risposta di circostanza, un invito a pazientare, una qualsiasi cosa. E invece nulla, ma proprio nulla, nonostante i solleciti nessuno ci ha degnato della minima attenzione. Da qui la decisione di interrompere il servizio dal 4 giugno».
Abbiamo girato la questione al presidente di Seab, Claudio Marampon. «Non abbiamo potuto saldare le fatture in quanto fino all’inizio di febbraio, com’è ampiamente noto, la società era in amministrazione controllata e tra i pagamenti autorizzati dal tribunale non vi era quello relativo alla distribuzione dei sacchetti. Dunque i primi pagamenti sono stati effettuati solamente nelle ultime settimane. Nostra intenzione è di provvedere all’impegno appena la situazione lo consentirà e dunque mantenere il servizio di distribuzione attraverso le edicole».

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