Attualità
Gli anni d’oro del Ferragosto Andornese protagonisti al Museo del Territorio
La mostra “La musica italiana è passata di qui” verrà inaugurata il 19 giugno
Gli anni d’oro del Ferragosto Andornese protagonisti al Museo del Territorio
La mostra “La musica italiana è passata di qui” verrà inaugurata il 19 giugno
Il Ferragosto Andornese per oltre sessant’anni, dal 1936 al 2000, è stato un punto di riferimento dell’estate biellese. Nato come festa patronale dedicata a San Lorenzo è diventato in pochi anni qualcosa di più di una semplice festa di paese. Ogni anno, tra luglio e agosto, 39 giorni di spettacolo e divertimento riempivano di musica e colore le notti estive, ma c’è stato un periodo, tra il 1958 e il 1973, che ha visto la manifestazione raggiungere l’apice dello splendore, sotto la guida dell’infaticabile Efrem Galliera, carrozziere di giorno e organizzatore di spettacoli di notte. Nell’arco di quei 15 anni il Ferragosto accolse le esibizioni dei più grandi artisti della canzone italiana, richiamando folle oceaniche di spettatori. Di tutti quei concerti, che si svolsero nella splendida cornice del parco “La salute” di Andorno, tra scenografie di luci e addobbi di grande eleganza, rimane testimonianza nelle belle foto in bianco e nero di Sergio Fighera, che della manifestazione fu fotografo ufficiale dal ’61 al ’73. L’archivio di Fighera comprende circa 30mila negativi che documentano tutti gli spettacoli che si svolsero al Ferragosto in quegli anni, non solo i concerti ma anche le serate danzanti, le sfilate di moda, le gare sportive, le feste dei bambini, le elezioni di Miss Piemonte, i concorsi canori e le lotterie. Da questo straordinario patrimonio nasce l’idea di questa mostra e del relativo catalogo. Ad esso si aggiungono alcuni preziosi “memorabilia”: vecchi manifesti pubblicitari (a partire da quelli delle prime edizioni, 1936-1939, disegnati da Piero Bora e conservati al Museo del Territorio Biellese), contratti con gli artisti, autografi e dediche delle star, bilanci della manifestazione e storiche reliquie come il microfono regalato da Mina agli organizzatori. Alcune foto di Lino Cremon, dalla collezione della Fondazione CRB, danno testimonianza della festa dei bambini e delle elezioni di miss di metà anni ’50, antecedenti alla gestione di Galliera.
Sono state inoltre realizzate interviste filmate ai protagonisti del Ferragosto: il fotografo Sergio Fighera, ex frequentatori, i membri del complesso Gli Uh! che si esibì nel 1968, e soprattutto Efrem Galliera, oggi ultranovantenne, che conserva lucidi ricordi di quel periodo e simpatici aneddoti sulle edizioni da lui organizzate.
La mostra avrà un focus speciale sui big della canzone che in quei 15 anni si sono esibiti, circa 50 artisti, da Mina a Celentano, da Lucio Dalla alla PFM, da Gianni Morandi a Mia Martini, ma comprenderà anche artisti stranieri, showgirls (le Kessler, Loretta Goggi, Raffaella Carrà), attori, cabarettisti, illusionisti, campioni sportivi e grandi orchestre da ballo.
L’esposizione si svolgerà su tre sale del Museo del Territorio, con complessive 190 fotografie di vario formato, 10 pannelli didattici, 3 video a ciclo continuo.
In occasione della mostra sarà pubblicato e distribuito il catalogo, di 128 pagine con copertina rigida, avrà la prefazione del noto critico musicale Enzo Gentile. Il catalogo conterrà materiali in parte differenti da quelli in mostra, per un totale di circa 190 fotografie, contributi scritti e testimonianze.
La mostra e il catalogo rappresentano un significativo sguardo sulla musica e sul costume italiano nell’arco di tre decenni, dagli anni ’50 agli anni ’70. Dal punto di vista musicale sarà evidente il cambiamento dei gusti del pubblico con il passaggio di testimone dai vecchi cantanti melodici (Claudio Villa, Aurelio Fierro, Wilma De Angelis) agli urlatori (Celentano, Rita Pavone, Gianni Morandi, Caterina Caselli), dai nuovi paladini della canzone italiana (Al Bano, Nicola di Bari, Patty Pravo, Marcella, Iva Zanicchi, Mia Martini) ai gruppi progressive (Banco del Mutuo Soccorso, Formula 3, PFM).
Numerose foto del pubblico, degli avventori, delle coppie danzanti offriranno un ritratto d’epoca che va dai primi anni del boom economico alla contestazione descrivendo il cambiamento della società italiana, delle mode, dei costumi.
L’inaugurazione avverrà (su inviti) il 19 giugno al Museo del Territorio Biellese.
Aprirà al pubblico domenica 20 giugno e resterà aperta fino al 12 settembre 2021, nei seguenti giorni/orari:
– Giovedì: 10-14
– Venerdì: 14-18
– Sabato/Domenica: ore 10-18
L’ingresso è libero e gratuito.
a cura di Arnaldo Allara e Maurizio Pellegrini
Organizzazione: Associazione Piano BI, Città di Biella – Assessorato alla Cultura, Assessore Massimiliano Gaggino, Museo del Territorio Biellese
Con il contributo di: Città di Biella, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Comune di Andorno Micca, Unione Montana Valle del Cervo, Botto Wool, Fondazione Fila Museum, VideoAstolfoSullaLuna
Coordinamento generale:
Mauro Donini, Valeria Miotello, Lucia Caucino – Comune di Biella
Alessandra Montanera – Ideazione Soc. Coop. / Equipe Arc – en – Ciel
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