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Gabriella Mele racconta la sua lotta contro l’anoressia vinta grazie allo sport tra sacrifici e tanta volontà

Il bell’epilogo quando la ragazza è arrivata terza ad una gara di Fitness Model disputata a Lamezia Terme

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BIELLA – Una vita tormentata da una malattia che stava distruggendo la sua esistenza, poi tra alti e bassi intravede una piccola luce in fondo al tunnel, ora dentro di lei splende il sole.

Gabriella Mele è una donna di 36 anni. Ha un trascorso da anoressica, ma ora la sua vita è cambiata, è completamente guarita, tanto che domenica scorsa è salita su un palco come “Fitness Model” aggiudicandosi addirittura il 3° posto.

Gabriella ha deciso di rendere pubblica la sua storia raccontandola, come fosse una favola: «C’era una volta una bambina felice, sensibile, amata e coccolata da mamma e papà. Con il trascorrere degli anni tra i vari avvenimenti, purtroppo a tratti spiacevoli, la sensibilità di questa bambina va in contrasto con le cattiverie della vita. Dopo un’adolescenza piena d’amore, ma di segreti soffocanti lasciati in un angolo dell’interiorità, e una vita vissuta apparentemente normale, alle porte della maggiore età arriva un mostro. Una voce che continuamente le ricordava quanto fosse una persona “sbagliata” e brutta. Quella voce si impossessa e vince su di lei facendola entrare in un tunnel infernale chiamato “anoressia”. Un calvario durato ben otto anni».

«Ho sempre sorriso – continua Gabriella tornando al presente -, ho sempre aiutato tutti, ho sempre avuto una gran voglia di vivere, ma quella vocina vinceva sempre: “tu non devi mangiare”. Iniziai così a spegnermi pian piano creando conseguenze che sembravano irreparabili. Ho sempre pensato che l’amore poteva guarire tutto e tutti, ma io non mi amavo, non mi accettavo. Passavano gli anni e c’erano sempre ricadute, nonostante uscissi, lavorassi, conducessi una vita di una ragazza curata che solo in quel corpo si vedeva bella. Ma bella non ero perché stavo morendo, non ero un giusto modello per la società. Poi un giorno ho capito davvero quanto la vita fosse bella, nonostante ciò continuavo a non accettarmi. Una reazione contro me stessa mi convinse che la bellezza è interiore, ciò non è bastato però ad accettarmi. Un giorno con il corpo completamente a pezzi e devastato ho deciso di riprendere la mia vita in mano, prima iniziando a mangiare in modo sano, (portando così serenità alla mia famiglia che soffriva silenziosamente), poi avvicinandomi al mondo dello sport con la palestra, poiché pensavo che mangiare bene allenandomi potesse portarmi ad avere un fisico perfetto. Ma la perfezione non esiste, ci si può avvicinare, ma siamo tutti meravigliosi a modo nostro e con le nostre imperfezioni».

«Questo – prosegue Gabriella con il suo racconto – mi ha aiutata ad accettare nuovamente un po’ di cellulite. Da allora è passato qualche anno, ora sto bene, mai più avrò ricadute. La mia vita va avanti tra lavoro e sport. Proprio negli ambienti sportivi ho incontrato persone meravigliose, invidiose, cattive e buone. Altre mi hanno incoraggiata fino a conoscere Carmen Ferrara la mia coach, preparatrice atletica, personal trainer titolare del negozio Fitness Revolution Nutrition di Biella, con la quale collaboro da circa un anno. Dopo tanti sacrifici di tempo, economici e dopo tante lacrime da sfinimento insieme a lei ho iniziato a credere completamente in me stessa ottenendo i miei primi veri risultati nello sport aiutandomi nella guarigione interiore. Ma tutto questo mangiando sano. Ho anche fatto qualche sgarro scioccando la mia famiglia. Da anni non mi vedevano mangiare la pizza, pane e dolci. Anche grazie a mia nipote Ariel ho acquisito fiducia dicendo: se mangia lei devo farlo anch’io. Guardandomi allo specchio non mi abbattevo sapendo che il giorno in cui mi sarei vista bellissima sarebbe arrivato».

La svolta tanto attesa:  «Con adeguati allenamenti imposti da Carmen – continua Gabriella -, domenica scorsa sono salita sul palco del Teatro Otto ciclisti di Lamezia Terme in Calabria per partecipare ad una gara di Fitness Model, dove gareggiano ragazze con un fisico morbido, femminile e sodo. Sono salita con il numero 80. Alla proclamazione dei vincitori non ci credevo: sono arrivata terza. Concludo con il dire che nella vita tutto è possibile. Mai perdersi d’animo».

 

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