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Ferrovie dello Stato regala le stazioni abbandonate

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Nel Biellese ce ne sono ben sette. Sono le stazioni ferroviarie abbandonate che vengono date i in comodato d’uso gratuito messe a disposizione dallo Stato per aprire attività turistico ricettive o per altre iniziative imprenditoriali.

Nel Biellese ce ne sono ben sette. Sono le stazioni ferroviarie abbandonate che vengono date i in comodato d’uso gratuito messe a disposizione dallo Stato per aprire attività turistico ricettive o per altre iniziative imprenditoriali. Un sogno? No, una realtà. Brianco, Salussola, Vergnasco, Sandigliano, Vigliano, Masserano e Biella Chiavazza sono gli edifici disponibili sul nostro territorio.

Nell’ambito del progetto di riorganizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare inutilizzato che FS ha intrapreso negli ultimi anni, Reti Ferrovie Italiane (RFI) sta affidando circa 1.700 stazioni dismesse in tutt’Italia che sono rimaste abbandonate. Fanno parte del patrimonio FS anche 3.000 km di linee ferroviarie dismesse, di cui 325 km sono stati destinati a greenways, ossia progetti per piste ciclabili e percorsi verdi accessibili a tutti.
Per rivalutare questi edifici e risparmiare sui costi di gestione, FS promuove dunque, mediante contratti di comodato d’uso gratuito con comuni ed associazioni, la concessione per l’avvio di progetti sociali che abbiano ricadute positive sul territorio.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha sottoscritto quattro Protocolli d’intesa con Associazioni che operano nel sociale (Legambiente, Associazione Italiana Turismo Responsabile, CSVnet, Lega Coop Sociali) per il riuso delle stazioni dismesse, oltre a diversi accordi con Enti pubblici che hanno manifestato interesse a prendere in gestione le stazioni ferroviarie non più utilizzate per l’esercizio ferroviario.
Con questi accordi, comuni ed associazioni si impegnano a svolgere attività di manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali e degli spazi aperti e a realizzare interventi di riqualificazione dell’immobile, utilizzando tali beni senza finalità di lucro
Gli enti interessati ad investire in questo progetto possono prendere contatto con le Associazioni firmatarie o con gli Enti locali oppure, se il progetto da proporre non è di interesse di questi soggetti, rivolgersi direttamente a RFI.
Rete Ferroviaria Italiana predilige, per la concessione degli immobili delle piccole stazioni non più utilizzati, principalmente gli enti locali che ne fanno richiesta e successivamente il Terzo Settore, con priorità per le associazioni di livello nazionale e con le quali sono stati già siglati Protocolli d’Intesa ad hoc (Legambiente, CSVNET ecc).
Delle 1700 stazioni da riqualificare, circa 345 stazioni, per una superficie di oltre 63.683 mq, sono state già assegnate, con la creazione di spazi di promozione turistica e ambientale, centri culturali e di aggregazione per giovani e anziani e luoghi di attività solidali.

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