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Esportazioni: il Biellese diventa maglia nera
Nei primi nove mesi il crollo raggiunge il 12%. Record (positivo) regionale per il Vercellese

Esportazioni: il Biellese diventa maglia nera. Continua il periodo difficile dell’economia del territorio. Poche settimane fa il record dell’aumento della cassa integrazione (+188%), ora un altro dato negativo riguarda l’export.
Secondo l’analisi della Camera di Commercio nei primi nove mesi del 2024 il valore delle esportazioni dell’Alto Piemonte (Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola), si è attestato sopra i 9,4 miliardi di euro. Registrando un lieve aumento in termini di valore, pari al +2,6%, rispetto al corrispondente periodo del 2023. Il problema è che mentre le altre province sono positive l’export del Biellese è crollato di oltre il 12%. Cioè in questo periodo storico rappresentiamo la classica “palla al piede”. Contrazione a due cifre nonostante a livello di quadrante il tessile abbigliamento (che rappresenta ben il 30,9% dell’export totale) ha registrato un aumento del +8,9%. Trainato dalla componente abbigliamento delle province di Vercelli e Novara, ma non dalle lavorazioni tessili biellesi, in netto calo.
Esportazioni: il Biellese diventa maglia nera
Nei primi nove mesi del 2024 il valore delle esportazioni biellesi registra una contrazione del -12,2% rispetto al corrispondente periodo del 2023.
La frenata dei prodotti tessili (-13,4%), principale settore delle vendite provinciali all’estero (di cui rappresenta quasi il 60% del totale), è generalizzata a tutti i comparti. Con la sola eccezione degli altri prodotti tessili che, alla luce di valori assoluti di minore peso, registrano un dato positivo del +3,2%. I tessuti appaiono in sensibile calo (-21,3%), mentre i filati registrano un -10,2%. In forte discesa anche gli articoli di abbigliamento (-26,7%), la cui variazione deve essere valutata su valori assoluti bassi rispetto gli altri comparti. Così come la meccanica, in diminuzione del -15,5%.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, con il 46,4% delle vendite all’estero, l’Unione Europea ha perso ormai da oltre un anno il ruolo di destinazione principale dell’export biellese. Registrando una contrazione del -17,2%.
Il netto calo delle vendite verso la Germania (-21,7%) porta il Paese al secondo posto della graduatoria dei principali mercati di destinazione. La Francia diviene momentaneamente il primo mercato di riferimento, nonostante un sensibile calo delle vendite (-10,1%).
Le destinazioni extra-UE coprono il 53,6% dell’export provinciale, con un calo comunque marcato, pari al -7,5%. Diminuiscono le esportazioni verso la Cina (-6,6%), terzo mercato di riferimento.
Spicca il record di Vercelli
In contrasto con i dati biellesi spicca la performance di Vercelli. Le differenze tra le attività economiche si riflettono anche a livello territoriale. La provincia di Vercelli, che in valori assoluti incide per il 27% sulle esportazioni di quadrante, ha evidenziato l’incremento più significativo. Un aumento del +9,1% rispetto allo scorso anno, il miglior risultato tra tutte le province piemontesi.
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Bruno
23 Dicembre 2024 at 13:07
era meglio la maglia rossa così Meloni e Del mastro erano contenti Armando faceva salti di gioia e iniziavano l anno felicissimi