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Entra dal fiorista, si fa preparare un mazzo di fiori e poi la beffa…

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Immaginiamo che tutti i commercianti abbiano aneddoti di ogni genere da raccontare. Ma quello accaduto è da guinness. Un cliente ordina un omaggio floreale particolare, si fa preparare un’apposita composizione, la fotografa e, lasciando di stucco il titolare del negozio se ne  senza pagare: «La ringrazio, volevo semplicemente fare un selfie, è stato molto gentile». Questo è quanto accaduto al presidente Ascom Mario Novaretti nella sua veste di titolare della floricoltura in città.
«Qualche settimana fa – racconta tra il divertito e il perplesso  – ricevo la telefonata di un cliente che mi chiede la disponibilità di una particolare orchidea. Alla mia risposta affermativa, mi dà appuntamento per il giorno successivo». Puntuale, l’uomo, un trentenne dai modi gentili si presenta nel negozio di via Torino. «Gli faccio vedere la pianta – continua Novaretti – tra l’altro l’ultima rimasta di quel tipo,  il cliente la osserva, annuisce soddisfatto, chiedendomi se potevo realizzare un’apposita  composizione floreale utilizzando anche delle rose rosse perchè si trattava di un regalo destinato alla  fidanzata».
Perplesso per dover procedere al taglio dei due rami di orchidea, Novaretti si mette all’opera, aggiunge poi quattro rose rosse e del verde decorativo. Terminata l’opera il cliente la osserva esprimendo il proprio apprezzamento tanto da chiedere il permesso per poter scattare alcune fotografie con l’utilizzo dell’Iphone. Una richiesta innocente alla quale Novaretti, ovviamente soddisfatto per i complimenti ricevuti, dà il consenso come avrebbe fatto qualsiasi altro commerciante. Poi la doccia fredda.
Terminato il “book fotografico” Novaretti chiede, naturalmente, il corrispettivo. La risposta è inattesa: «No, guardi ho già mandato la foto dei fiori alla mia ragazza, la ringrazio per quello che ha fatto e la saluto».
Oggi Novaretti racconta l’episodio riuscendo anche a sorridere  ma all’epoca i suoi sentimenti sono stati di tutt’altro tenore: «Quando ho realizzato quello che stava accadendo mi è salita la pressione e il primo istinto è stato di bloccarlo e farmi dare il dovuto, Poi ho riflettuto. Una cosa del genere avrebbe comportato chissà quali reati, compreso anche il sequestro di persona. E allora non ho potuto fare altro che vederlo uscire e lasciarlo andare».
Siccome Biella è un paesone il presidente dell’Ascom non ha impiegato molto a identificare l’uomo: «Ma le mie conoscenze in diritto mi hanno sconsigliato di intraprendere qualsiasi tipo di azione legale ma l’episodio  è stato comunque utile. Nei giorni seguenti i ragazzi che entravano in negozio per chiedere il prezzo delle rose e il permesso per scattare una fotografia sono stati cortesemente invitati a uscire e a tornare a comprarle per San Valentino».

Immaginiamo che tutti i commercianti abbiano aneddoti di ogni genere da raccontare. Ma quello accaduto è da guinness. Un cliente ordina un omaggio floreale particolare, si fa preparare un’apposita composizione, la fotografa e, lasciando di stucco il titolare del negozio se ne  senza pagare: «La ringrazio, volevo semplicemente fare un selfie, è stato molto gentile». Questo è quanto accaduto al presidente Ascom Mario Novaretti nella sua veste di titolare della floricoltura in città.
«Qualche settimana fa – racconta tra il divertito e il perplesso  – ricevo la telefonata di un cliente che mi chiede la disponibilità di una particolare orchidea. Alla mia risposta affermativa, mi dà appuntamento per il giorno successivo». Puntuale, l’uomo, un trentenne dai modi gentili si presenta nel negozio di via Torino. «Gli faccio vedere la pianta – continua Novaretti – tra l’altro l’ultima rimasta di quel tipo,  il cliente la osserva, annuisce soddisfatto, chiedendomi se potevo realizzare un’apposita  composizione floreale utilizzando anche delle rose rosse perchè si trattava di un regalo destinato alla  fidanzata».
Perplesso per dover procedere al taglio dei due rami di orchidea, Novaretti si mette all’opera, aggiunge poi quattro rose rosse e del verde decorativo. Terminata l’opera il cliente la osserva esprimendo il proprio apprezzamento tanto da chiedere il permesso per poter scattare alcune fotografie con l’utilizzo dell’Iphone. Una richiesta innocente alla quale Novaretti, ovviamente soddisfatto per i complimenti ricevuti, dà il consenso come avrebbe fatto qualsiasi altro commerciante. Poi la doccia fredda.
Terminato il “book fotografico” Novaretti chiede, naturalmente, il corrispettivo. La risposta è inattesa: «No, guardi ho già mandato la foto dei fiori alla mia ragazza, la ringrazio per quello che ha fatto e la saluto».
Oggi Novaretti racconta l’episodio riuscendo anche a sorridere  ma all’epoca i suoi sentimenti sono stati di tutt’altro tenore: «Quando ho realizzato quello che stava accadendo mi è salita la pressione e il primo istinto è stato di bloccarlo e farmi dare il dovuto, Poi ho riflettuto. Una cosa del genere avrebbe comportato chissà quali reati, compreso anche il sequestro di persona. E allora non ho potuto fare altro che vederlo uscire e lasciarlo andare».
Siccome Biella è un paesone il presidente dell’Ascom non ha impiegato molto a identificare l’uomo: «Ma le mie conoscenze in diritto mi hanno sconsigliato di intraprendere qualsiasi tipo di azione legale ma l’episodio  è stato comunque utile. Nei giorni seguenti i ragazzi che entravano in negozio per chiedere il prezzo delle rose e il permesso per scattare una fotografia sono stati cortesemente invitati a uscire e a tornare a comprarle per San Valentino».

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