Attualità
Ecco a cosa serve la telecamera nascosta nella Punto
«Quella telecamera nell’auto non è una minaccia per i cittadini, ma una garanzia in più per la loro sicurezza».
A chiudere le polemiche scatenate dalla presenza di una “misteriosa” Punto bianca, con tanto di telecamera nell’abitacolo, ci ha pensato il sindaco Cristina Vazzoler.
«Innanzitutto non è “misteriosa” – ha spiegato -: è un’auto del Comune. E in secondo luogo non era lì per controllare la velocità, ma per individuare le vetture senza assicurazione o senza revisione e quelle rubate».
Si tratta dell’ormai noto “Targa System”. La telecamera viene posizionata a una certa distanza dalla pattuglia. In questo modo c’è il tempo di trasmettere i dati raccolti (grazie al collegamento con la banca dati ministeriale) agli agenti della polizia locale fermi poco più in là e in grado così di intervenire tempestivamente in caso di situazioni anomale. Molti automobilisti hanno invece pensato che si trattasse di un autovelox non segnalato. E la foto della Punto è diventata virale su Facebook.
«C’è allarmismo ingiustificato – ribadisce il primo cittadino -, non c’era alcun autovelox nascosto. E il Targa System non richiede particolari segnalazioni. Non bisogna fare confusione».
Il sindaco, dunque, respinge al mittente anche la solita accusa di voler “fare cassa”: «Nessuno vuole tirar su soldi, si tratta di tutelare i cittadini che tra l’altro sono ben contenti che venga utilizzato questo strumento. In caso di incidenti, avere a che fare con auto senza assicurazione o senza revisione non è mai un’esperienza piacevole e può comportare parecchi problemi».
Tra l’altro la telecamera ha pizzicato parecchi trasgressori nell’arco di poche ore: due auto circolavano senza assicurazione, dieci non erano a posto con la revisione.
«Chi è in regola – sottolinea ancora una volta Vazzoler – non ha nulla da temere, il Targa System rileva solo queste specifiche situazioni e rappresenta una garanzia per tutti i cittadini. Lo scopo non è quello di controllare la velocità o di fare cassa, vogliamo solo garantire la sicurezza sulle strade».
«Quella telecamera nell’auto non è una minaccia per i cittadini, ma una garanzia in più per la loro sicurezza».
A chiudere le polemiche scatenate dalla presenza di una “misteriosa” Punto bianca, con tanto di telecamera nell’abitacolo, ci ha pensato il sindaco Cristina Vazzoler.
«Innanzitutto non è “misteriosa” – ha spiegato -: è un’auto del Comune. E in secondo luogo non era lì per controllare la velocità, ma per individuare le vetture senza assicurazione o senza revisione e quelle rubate».
Si tratta dell’ormai noto “Targa System”. La telecamera viene posizionata a una certa distanza dalla pattuglia. In questo modo c’è il tempo di trasmettere i dati raccolti (grazie al collegamento con la banca dati ministeriale) agli agenti della polizia locale fermi poco più in là e in grado così di intervenire tempestivamente in caso di situazioni anomale. Molti automobilisti hanno invece pensato che si trattasse di un autovelox non segnalato. E la foto della Punto è diventata virale su Facebook.
«C’è allarmismo ingiustificato – ribadisce il primo cittadino -, non c’era alcun autovelox nascosto. E il Targa System non richiede particolari segnalazioni. Non bisogna fare confusione».
Il sindaco, dunque, respinge al mittente anche la solita accusa di voler “fare cassa”: «Nessuno vuole tirar su soldi, si tratta di tutelare i cittadini che tra l’altro sono ben contenti che venga utilizzato questo strumento. In caso di incidenti, avere a che fare con auto senza assicurazione o senza revisione non è mai un’esperienza piacevole e può comportare parecchi problemi».
Tra l’altro la telecamera ha pizzicato parecchi trasgressori nell’arco di poche ore: due auto circolavano senza assicurazione, dieci non erano a posto con la revisione.
«Chi è in regola – sottolinea ancora una volta Vazzoler – non ha nulla da temere, il Targa System rileva solo queste specifiche situazioni e rappresenta una garanzia per tutti i cittadini. Lo scopo non è quello di controllare la velocità o di fare cassa, vogliamo solo garantire la sicurezza sulle strade».
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