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E’ nato il gelato made in Biella: si chiama Gustevole

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Nel recente passato, in qualità di titolare di un bar via Dal Pozzo, è stato presidente di “Biella in centro”, l’associazione che riuniva i commercianti di via Italia e dintorni. Oggi, a distanza di qualche anno è tornato sul mercato e il giorno 21 aprirà una gelateria a Torino. Che non è la prima ma fa seguito a quelle già operative a Lucca e Matera. Si tratta di Enrico Zina, molto conosciuto in città.
Il suo legame con il territorio però è rimasto in quanto la produzione del gelato avviene a Occhieppo Inferiore. Dunque il Biellese ha il “suo” gelato: si chiama “Gustevole” che in coerenza con il particolare riguardo nei confronti della tradizione artigianale del gelato non è un nome astruso frutto di qualche “genio del marketing” ma un aggettivo utilizzato in italiano antico e ripescato dal dizionario dell’Accademia della Crusca. «Si tratta di un progetto particolarmente complesso – afferma Enrico Zina – per sostenere il quale in termini economici e risorse umane è stata costituita una società per azioni a capitale diffuso. L’operazione è iniziata tre anni fa, i primi due sono trascorsi nell’elaborazione del progetto stesso e realizzazione del laboratorio di Occhieppo Inferiore mentre l’inaugurazione del primo negozio è avvenuta un anno fa a Lucca, a cui ha fatto seguito il 2 giugno scorso l’apertura nei Sassi di Matera».
Una delle fondamenta del nuovo progetto è l’utilizzo di materie prime di indubbia qualità: tra i fornitori tanto per non fare nomi ci sono Domori per il cioccolato e Agromontana per le nocciole e altro ancora.
L’apertura del punto vendita di Torino – scelta al pari di Lucca e Matera in quanto città conosciuta nel mondo per la sua offerta storica e culturale – non sarà l’ultima.
«Ovviamente i progetti sono diversi e riguardano non solo l’Italia ma anche l’estero a partire da paesi molto lontani come Cina e Colombia».
E per quanto riguarda Biella? «Purtroppo la nostra è una città in totale declino, con poche speranze, e ribadisco il “purtroppo”. Ovviamente ci farebbe molto piacere anche perchè dovrebbe essere una scelta ovvia e naturale che un prodotto nato in loco venisse venduto qui. Ma come sanno in molti, nel Biellese non è facile fare investimenti economici, di qualsiasi genere, Comunque mai dire mai».

Nel recente passato, in qualità di titolare di un bar via Dal Pozzo, è stato presidente di “Biella in centro”, l’associazione che riuniva i commercianti di via Italia e dintorni. Oggi, a distanza di qualche anno è tornato sul mercato e il giorno 21 aprirà una gelateria a Torino. Che non è la prima ma fa seguito a quelle già operative a Lucca e Matera. Si tratta di Enrico Zina, molto conosciuto in città.
Il suo legame con il territorio però è rimasto in quanto la produzione del gelato avviene a Occhieppo Inferiore. Dunque il Biellese ha il “suo” gelato: si chiama “Gustevole” che in coerenza con il particolare riguardo nei confronti della tradizione artigianale del gelato non è un nome astruso frutto di qualche “genio del marketing” ma un aggettivo utilizzato in italiano antico e ripescato dal dizionario dell’Accademia della Crusca. «Si tratta di un progetto particolarmente complesso – afferma Enrico Zina – per sostenere il quale in termini economici e risorse umane è stata costituita una società per azioni a capitale diffuso. L’operazione è iniziata tre anni fa, i primi due sono trascorsi nell’elaborazione del progetto stesso e realizzazione del laboratorio di Occhieppo Inferiore mentre l’inaugurazione del primo negozio è avvenuta un anno fa a Lucca, a cui ha fatto seguito il 2 giugno scorso l’apertura nei Sassi di Matera».
Una delle fondamenta del nuovo progetto è l’utilizzo di materie prime di indubbia qualità: tra i fornitori tanto per non fare nomi ci sono Domori per il cioccolato e Agromontana per le nocciole e altro ancora.
L’apertura del punto vendita di Torino – scelta al pari di Lucca e Matera in quanto città conosciuta nel mondo per la sua offerta storica e culturale – non sarà l’ultima.
«Ovviamente i progetti sono diversi e riguardano non solo l’Italia ma anche l’estero a partire da paesi molto lontani come Cina e Colombia».
E per quanto riguarda Biella? «Purtroppo la nostra è una città in totale declino, con poche speranze, e ribadisco il “purtroppo”. Ovviamente ci farebbe molto piacere anche perchè dovrebbe essere una scelta ovvia e naturale che un prodotto nato in loco venisse venduto qui. Ma come sanno in molti, nel Biellese non è facile fare investimenti economici, di qualsiasi genere, Comunque mai dire mai».

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