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Donazione degli organi, il 96 per cento dei nostri lettori è favorevole
L’esito del sondaggio

Donazione degli organi, il 96 per cento dei nostri lettori è favorevole.
Donazione degli organi, il 96 per cento dei nostri lettori è favorevole
Biella e i nostri lettori credono nel dono. Abbiamo lanciato un sondaggio sulla pagina Instagram de La Provincia di Biella e il risultato è stato chiaro: il 96% dei votanti si è detto favorevole alla donazione degli organi, solo il 4% è contrario. Un dato che conferma il trend in lieve aumento del nostro territorio, in controtendenza rispetto a quello nazionale.
Giornata nazionale per la donazione
Proprio nei giorni scorsi è stata celebrata la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi, tessuti e cellule, un’occasione importante per riflettere sul valore del “dono” e sull’opportunità di diventare donatori in modo semplice, esprimendo il proprio consenso al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità.
A livello nazionale, però, i numeri raccontano una leggera flessione: nel 2024 è stato registrato un calo delle persone che hanno scelto di diventare donatori. In controtendenza, come si è detto, l’ospedale di Biella che ha visto un lieve aumento delle donazioni effettivamente avvenute.
Diminuiscono quindi i sì in Italia, crescono i no, con i cittadini che esprimono il proprio dissenso all’ufficio anagrafe.
Le motivazioni
Le motivazioni? In gran parte sarebbero legate alla scarsa informazione: c’è chi non conosce le procedure che accertano la morte, chi ha paura che i medici “smettano di curare” per privilegiare i trapianti, chi crede che il corpo debba restare integro dopo la morte per ragioni religiose o culturali. Oppure, semplicemente, teme che gli organi “vengano rubati”.
Timori che rischiano di rallentare un sistema salvavita.
Per contrastare questo fenomeno e promuovere una cultura del dono più consapevole, il Ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti hanno pianificato una nuova campagna informativa per l’anno in corso, con particolare attenzione ai giovani e agli over 60, le due fasce d’età che – secondo i dati raccolti – mostrano più esitazioni.
Oggi dire sì alla donazione in Italia è semplice: basta una firma, un minuto del nostro tempo, e può voler dire anni di vita in più per qualcun altro.
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