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Dalla fusione dei difetti difficilmente nascono virtù

Pausa caffè: Suggestiva l’idea di unire Piemonte e Liguria lanciata da Farinetti

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BIELLA – Devo dire che ho trovato quanto meno suggestiva l’idea di una fusione tra Piemonte e Liguria lanciata da Oscar Farinetti.

Perché mai le due regioni dovrebbero fondersi? Per ragioni turistiche, suggerisce l’ideatore di Eataly, perché in tal modo si unirebbero i patrimoni enogastronomici, piuttosto importanti in entrambe le realtà e quelli paesaggistici, non meno significativi e in grado di offrire mari, monti, colline e laghi con relative strutture ricettive.

Certo, tutto vero, non fosse per un paio di particolari tutt’altro che trascurabili: la scarsa propensione alla socializzazione e una certa tendenza all’avidità di entrambi i territori. Che piemontesi e liguri non siano la quintessenza della simpatia è risaputo. Non a caso dalle nostre parti si è soliti dire che Sanremo e la costa ligure in generale sono il mare dei biellesi e non solo perché quella ligure è la riviera a noi più vicina, ma anche e soprattutto perché lì ci ritroviamo caratterialmente condividendo austerità, una certa insofferenza, un’ostinata introversione e quel pizzico d’ipocrisia che veste di falsa modestia una malcelata supponenza.

E per quel che riguarda l’avidità, non potremmo certamente ipotizzare un’accoglienza turistica “popolare” nelle due regioni ove le tariffe alberghiere sono quasi doppie rispetto a quelle romagnole, per non parlare degli accessi alle spiagge o di ristoranti ove si pagano 12-15 euro per un piatto di spaghetti al pomodoro o 30 euro per una bottiglia di normalissimo Barbera.

E non sto parlando di locali di lusso, beninteso, poichè quelli non sono abitualmente mete di famiglie medie in vacanza. Queste son cose che dovrebbe ben sapere il buon Farinetti, che con la sezione online di Eataly vende le colombe pasquali a 40 euro l’una (ma ci sono anche quelle da 16,50 che non mi sembrano comunque regalate), un litro di latte a 2,40 euro, un etto di prosciutto crudo a 7,15 euro ed 80 grammi di paletta, sia pure iberica bellota, a 14,50 euro.

Tutto è possibile, anche una fusione tra Piemonte e Liguria con finalità turistiche, ma partendo dalla consapevolezza che il mondo sta cambiando e che in Italia, ma anche in Europa, le fasce di povertà si stanno dilatando e le prospettive, almeno a medio termine, non paiono volgere al bello. Tutto ciò al netto della simpatia, requisito che piemontesi e liguri difficilmente riescono a dispensare, anche a pagamento.

 

Giorgio Pezzana

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