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Chi oggi ha il coraggio di aprire un’attività a Biella?

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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“Città in coma”, “Sempre più in basso” sono alcuni dei titoli di giornale dedicati a Biella in questo inizio 2023 che più mi hanno fatto male. Non certo per i temi trattati, calo demografico e chiusura delle attività commerciali, perché questi sono problemi vecchi e ricorrenti da decenni per chi vive sotto il Mucrone, tanto da farci quasi l’abitudine.

Quello che stride e fa male è la sensazione di essere arrivati al capolinea, ai titoli (appunto) di coda, perché tutti sappiamo che dopo il coma, se non in rarissimi casi, segue purtroppo quasi sempre un’altra parola: irreversibile. Chi ha, oggi, il coraggio di aprire un’attività, anche di piccole dimensioni, a Biella? Quali dovrebbero essere le sue motivazioni? E cosa potrebbe voler vendere a Biella per cercare di rimanere a galla con le proprie forze? A

Quaregna apre Mc’Donalds, ci sono nuovi posti di lavoro e va bene così ci mancherebbe, ma credo si comprenda tutti che è una delle poche aperture, insieme ai supermercati della grande distribuzione, che può pensare di reggere in un territorio cosi “demotivato” come il nostro. Ci sono timidi segnali qua e là ma è chiaro che se da decenni non hai strade, collegamenti, mezzi pubblici per arrivare in città non puoi pensare né di reinventarti né di ricollocarti in un mercato sempre più globale, veloce, tecnologico.

La logica del piccolo è bello resta affascinante per certi versi ma per chi ci vive sarà sempre più dura sbarcare il lunario. E la politica locale di fronte a questi scenari che fa? Si interroga forse, cerca di fare quadrato con altre città o Comuni limitrofi, va a Roma sotto i palazzi a gridare tutta la propria impotenza?

Niente di tutto questo: osserva dall’alto, incassa, e anche piuttosto bene direi, e, come dimostrato dal caso del consigliere di Fdi di Salerno, delocalizza. Biella sale così nuovamente agli “onori” delle cronache grazie ad un consigliere comunale che preferisce seguire i lavori a palazzo Oropa “da lontano” scegliendo, e come dargli torto, la luce e il calore del sud al triste grigiore di una Biella sempre più triste. E guardate che tale scelta del consigliere non è certo per cattiva volontà o voglia di non applicarsi, tutt’altro…

È anche, se non soprattutto, il frutto di un suggerimento” tutto biellese dei colleghi di partito per risparmiare sui rimborsi delle trasferte, previsti per ogni riunione del Consiglio in presenza, che diversamente sarebbero troppo onerosi. Se queste sono le logiche che animano le forze politiche locali, resta davvero poco spazio per pensare al domani e al futuro della città. La democrazia ha un costo, ma esageruma nen!! Da Biella, anche per oggi, è tutto…

Luigi Apicella

3 Commenti

3 Comments

  1. Sergio

    20 Gennaio 2023 at 20:37

    sono d’accordo al 100×100. Come sempre Luigi Apicella dice sempre dove sono i problemi a Biella. Peccato che la Giunta Comunale attuale non arriva a capirlo. buona serata.

  2. Cristina

    21 Gennaio 2023 at 11:23

    Treno diretto con Milanooooo!!!
    ho seconda casa in valle cervo, manca tutto
    Ho amici che cercano casa a prezzi ragionevoli, e Biella li ha.
    Ci vuole il treno-ooo! A Milano c’è lavoro, a Biella le case, la gente arriva, le attività possono rischiare.
    Mamma mia, che scoramento.

  3. Giulio Moirano

    21 Gennaio 2023 at 14:06

    Io sono nato e vissuto a Biella e sono perfettamente d’accordo con Luigi Apicella, che per altro conosco bene.
    Sono talmente d’accordo anche perché era i motivi indicati nell’articolo ma non solo, mi sono trasferito definitivamente in Spagna, in Costa del Sol dove si vive decisamente meglio e con meno costi. Un augurio a che resta a Biella.

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