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Caro bollette e rincari beni di prima necessità, un piemontese su tre rischia la povertà

I risultati dell’indagine dell’Unione Nazionale Consumatori

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Con i forti rincari di gas ed energia elettrica e dei prezzi dei generi di prima necessità 1 piemontese su 3 è a rischio povertà ed è già ipotizzabile che a Natale le spese accessorie subiscano un taglio in media del 25% per tutte le famiglie. E’ quanto risulta dall’analisi condotta dall’avvocato Patrizia Polliotto, presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc).

“La crescita esponenziale del costo a megawatt ora del gas ha drasticamente ridotto il potere d’acquisto della più parte dei cittadini piemontesi, la cui capacità di spesa è destinata a orientarsi nella scelta tra il cibo e l’energia”, sottolinea il legale secondo cui, finiscono “completamente fuori dal budget spese accessorie come cultura e tempo libero, che specialmente in vista del Natale. C’è una contrazione preliminare importante che sotto le festività produrrà, temiamo, un calo in media pari al 25% nelle famiglie mono e bireddito con figli a carico”.

Per Patrizia Polliotto la crisi energetica in atto rischia altresì di “Incrementare il tasso d’indigenza in regione, andando a pesare anche sulle mense dei poveri”. Evidenti le ripercussioni anche sul carrello della spesa, “Con la progressiva scomparsa della carne, del pesce e di determinati ortaggi dalle buste dei consumatori, e l’aumento del prezzo del pane che oscilla tra il 18 e il 21%”. (ANSA).

 

 

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