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Caldo sale il consumo di frutta a chilometro zero

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Caldo sale il consumo di frutta in particolare pesche e kiwi

Dopo un fine settimana “da bollino rosso”, non si attenua la morsa del caldo nelle due province, salvo l’illusorio refrigerio dei repentini temporali che, soprattutto alla sera, si abbattono sui rilievi, portando con sé un elevato rischio grandine dovuto alle rapide inversioni termiche.

Si continua a boccheggiare, dunque, e le alte temperature fanno schizzare verso l’alto i consumi di frutta che hanno fatto registrare un balzo del 20% nelle ultime due settimane rispetto alla decade precedente.

E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni di Campagna Amica. L’andamento positivo dei consumi oltre che dai cambiamenti climatici è spinto anche dalle preferenze alimentari di giovani e meno giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con la preferenza accordata a cibi freschi, genuini e dietetici. Il risultato è che il 2018, se sarà mantenuto il trend attuale, si appresta a far registrare il record del decennio nei consumi di frutta e verdura dopo che già nel 2017 erano saliti a 8,5 miliardi di chili. Ad essere apprezzato è il fatto che frutta e verdura sono alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Nelle province di Vercelli e Biella ci sono diverse tipologie di frutta idonee per combattere il grande caldo: dalle pesche alle mele estive, dai piccoli frutti alle albicocche. Le pesche oggi contano, complessivamente, circa 142 ettari dedicati, collocati per la stragrande maggioranza (137,42) nel Vercellese: quest’anno i numeri sono buoni, incoraggianti rispetto a un 2017 fortemente sottotono. Nello stesso areale è stato particolare, negli ultimi anni, lo sviluppo dei kiwi: le nostre due province contano oltre 400 imprese produttrici di kiwi (343 nel Vercellese, con una superficie di circa 520 ettari / 64 nel Biellese, con una superficie di circa 75 ettari); negli ultimi anni la produzione dell’areale (che da Borgo d’Ale e Cigliano si estende al basso lago di Viverone e alle zone limitrofe del Canavese).

Il consiglio ai consumatori è quello di acquistare la frutta nei mercati di Campagna Amica, diffusi in tutto il nostro territorio – conclude Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli Biella – al fine di avere garanzie sulla freschezza e tracciabilità. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, infatti, la ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto porta l’88% degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura Made in Italy, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari”.

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