Seguici su

Attualità

Biellese incinto: “Porterò avanti la gravidanza fino in fondo”

Pubblicato

il

Ha 55 anni ed è residente a Mongrando. Fino a dieci anni fa viveva a Milano. Il suo è un caso particolare, anzi eccezionale. E’ un uomo e come tale risulta iscritto all’anagrafe. Ma a differenza di tutti è incinto. Proprio così. E’ incinto, aspetta un bambino. Si chiama Corrado R.
«Fino a cinque anni fa – spiega – conducevo una vita normalissima. Di professione ingegnere lavoravo a Milano in un’azienda di termoplastica in qualità di responsabile di Ricerca e innovazione. Ero sposato e avevo tre bambini, di cui due avuti dalla prima moglie, e l’ultimo dall’attuale compagna».
Fino a qui dunque un’esistenza come tutti, senza particolari problematiche.
«Cinque anni fa – continua nel racconto – ho avuto un fortissimo mal di pancia al seguito del quale sono stato ricoverato al Pronto soccorso. Dopo aver sostenuto diversi esami, dall’ecografia alla Tac, ho scoperto di essere un ermafrodita, ovvero di avere due apparati genitali distinti».
A quel punto i ricordi dell’ingegnere sono risaliti al periodo dell’adolescenza: «In un periodo compreso tra i due e i 14 anni ho subito ben 14 interventi chirurgici, la prima dei quali è stata l’ipospadia peno scrotale. Al termine dei vari interventi il mio apparato genitale a vista era quello maschile ma all’interno era presente anche quello femminile, al completo». Una condizione, come detto, che è rimasta sconosciuta allo stesso ingegnere fino a cinque anni fa; «Ovviamente a seguito della “scoperta” sono stato ricoverato per tutti gli accertamenti del caso. Tra l’altro era evidente anche la comparsa del seno». 
E ora veniamo al dunque. Come è stato possibile rimanere incinto?
«Se vogliamo spiegarlo in termini semplici per far comprendere quanto è accaduto, un ovulo impazzito ha prodotto un’auto-ovulazione dando il via allo stato di gravidanza che è ormai arrivato al quarto mese».
Una notizia scioccante sotto molti punti di vista. «All’inizio – continua Corrado – ho avuto difficoltà ad accettare questa situazione, com’è ovvio che fosse. Poi ho accettato la realtà e davanti alla domanda che tutti si sarebbero posti “sono uomo o donna?”, la risposta è stata: “io sono io, sono me stesso, accetto la realtà in cui mi trovo e vado avanti”. Ovviamente ci sono state altre domande, molto delle quali non hanno e non avranno risposte ma è cosi e non c’è altro da dire». Rimasto incinto dunque per un’autofecondazione, Corrado continua la sua esistenza. Qualche giorno fa ha fatto la seconda ecografia, il feto non è ancora così visibile da determinare il sesso in quanto in questo momento, secondo i medici, è in atto una regressione fetale. Dunque non vi sono certezze che la gravidanza possa essere contraddistinta dalla nascita del bambino, tramite parto cesareo. Un’evenienza che non scalfisce la sua volontà: «Arriverò fino in fondo»,

Ha 55 anni ed è residente a Mongrando. Fino a dieci anni fa viveva a Milano. Il suo è un caso particolare, anzi eccezionale. E’ un uomo e come tale risulta iscritto all’anagrafe. Ma a differenza di tutti è incinto. Proprio così. E’ incinto, aspetta un bambino. Si chiama Corrado R.
«Fino a cinque anni fa – spiega – conducevo una vita normalissima. Di professione ingegnere lavoravo a Milano in un’azienda di termoplastica in qualità di responsabile di Ricerca e innovazione. Ero sposato e avevo tre bambini, di cui due avuti dalla prima moglie, e l’ultimo dall’attuale compagna».
Fino a qui dunque un’esistenza come tutti, senza particolari problematiche.
«Cinque anni fa – continua nel racconto – ho avuto un fortissimo mal di pancia al seguito del quale sono stato ricoverato al Pronto soccorso. Dopo aver sostenuto diversi esami, dall’ecografia alla Tac, ho scoperto di essere un ermafrodita, ovvero di avere due apparati genitali distinti».
A quel punto i ricordi dell’ingegnere sono risaliti al periodo dell’adolescenza: «In un periodo compreso tra i due e i 14 anni ho subito ben 14 interventi chirurgici, la prima dei quali è stata l’ipospadia peno scrotale. Al termine dei vari interventi il mio apparato genitale a vista era quello maschile ma all’interno era presente anche quello femminile, al completo». Una condizione, come detto, che è rimasta sconosciuta allo stesso ingegnere fino a cinque anni fa; «Ovviamente a seguito della “scoperta” sono stato ricoverato per tutti gli accertamenti del caso. Tra l’altro era evidente anche la comparsa del seno». 
E ora veniamo al dunque. Come è stato possibile rimanere incinto?
«Se vogliamo spiegarlo in termini semplici per far comprendere quanto è accaduto, un ovulo impazzito ha prodotto un’auto-ovulazione dando il via allo stato di gravidanza che è ormai arrivato al quarto mese».
Una notizia scioccante sotto molti punti di vista. «All’inizio – continua Corrado – ho avuto difficoltà ad accettare questa situazione, com’è ovvio che fosse. Poi ho accettato la realtà e davanti alla domanda che tutti si sarebbero posti “sono uomo o donna?”, la risposta è stata: “io sono io, sono me stesso, accetto la realtà in cui mi trovo e vado avanti”. Ovviamente ci sono state altre domande, molto delle quali non hanno e non avranno risposte ma è cosi e non c’è altro da dire». Rimasto incinto dunque per un’autofecondazione, Corrado continua la sua esistenza. Qualche giorno fa ha fatto la seconda ecografia, il feto non è ancora così visibile da determinare il sesso in quanto in questo momento, secondo i medici, è in atto una regressione fetale. Dunque non vi sono certezze che la gravidanza possa essere contraddistinta dalla nascita del bambino, tramite parto cesareo. Un’evenienza che non scalfisce la sua volontà: «Arriverò fino in fondo»,

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook