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Biella: multe non pagate, arrivano i pignoramenti dei conti

In questi giorni infatti la società di riscossione incaricata dal comune, la Sogert spa, sta provvedendo al recupero forzato dei crediti

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Per quanti non hanno mai voluto pagare le multe comminate in questi anni dalla Polizia municipale di Biella è arrivato il momento tanto temuto.

Biella, per le multe non pagate arriva il recupero forzato dei crediti con cessione del quinto e blocco dei conti

In questi giorni infatti la società di riscossione incaricata dal comune, la Sogert spa con sede in Grumo Nevano, in provincia di Napoli, sta provvedendo al recupero forzato dei crediti attraverso misure quali la cessione del quinto dello stipendio o il blocco dei conti correnti presso gli istituti di credito dei diretti interessati.

L’assessore Tosi: “Azione imposta dalla Corte dei Conti, ma anche un atto doveroso nei confronti di chi ha sempre pagato”

La prima ondata di pignoramenti messi in atto dalla società napoletana è relativa alle multe non pagate elevate nel 2018. Tanto per capire le cifre in ballo, per un’ammenda di circa 40 euro (il classico divieto di sosta) oggi la cifra richiesta è di 275 euro. «Un’azione imposta alle amministrazioni locali da parte della Corte dei conti – commenta l’assessore alle Finanze Silvio Tosi – ma anche un atto doveroso nei confronti di chi ha sempre pagato».

Nel 2022 a Biella elevati verbali per oltre un milione di euro, ma il comune ne ha incassati la metà

Così come accade in tutto il territorio nazionale anche a Biella le ammende per violazione del codice della strada non pagate hanno raggiunto livelli insostenibili da parte dell’amministrazione cittadina. Nella nostra città, in pratica solamente un automobilista su due adempie all’obbligo come dimostrano i dati relativi al 2022: su un totale di quasi un milione 100mila euro di multe la somma introitata è stata appena 540mila, praticamente la metà. E per negli anni precedenti la situazione è sempre la stessa.

«Così come aveva fatto anche la precedente amministrazione comunale – spiega ancora l’assessore – anche noi abbiamo dato la possibilità agli utenti di mettersi in regola attraverso il pagamento della somma richiesta non gravata da interessi o da spese di recupero. Alcuni hanno sfruttato questa possibilità altri invece non lo hanno fatto».

“Prima di procedere, le persone sono state avvisate più volte della loro posizione debitoria”

Così si è passati al recupero forzato come dimostrano le numerose ingiunzioni arrivate a destinazione in questi giorni.
«E’ un obbligo, un atto dovuto che ci impone la Corte dei conti – spiega ancora il responsabile delle Finanze del comune – a cui gli amministratori locali non possono sottrarsi pena di essere chiamati a risponderne in proprio. A parte le possibilità date in passato di far fronte al debito, prima del pignoramento gli utenti interessati sono stati avvisati ancora una volta dalla concessionaria del servizio di riscossione della loro posizione debitoria. Alla fine, in mancanza di un qualsiasi riscontro, di una semplice risposta la legge prevede l’atto del pignoramento ed è quello che sta avvenendo in questi giorni».

Tra spese di riscossione e interessi, il debito per la multa non pagata può crescere parecchio

Esecuzione forzata che prevede, come scritto in precedenza, la cessione del quinto dello stipendio (o del decimo secondo l’ammontare della somma dovuta) presso il datore di lavoro oppure la richiesta di blocco del conto corrente presso gli istituti di credito.
Le cifre della riscossione forzata sono certamente onerose con la somma non pagata che tra interessi, spese di riscossione e quant’altro è di sette-otto volte il debito originale.

“Come detto più volte, chi è in difficoltà economica può chiedere una rateizzazione in Comune”

«Come avevo detto già in passato quando si era data la possibilità di mettersi in regola senza aggravio di spese e interessi – continua l’assessore Tosi – per tutti coloro che si trovano in posizione debitoria nei confronti del comune, e non mi riferisco solo alle multe per violazione del codice della strada ma anche, ad esempio alla tassa rifiuti, se una persona si trova in difficoltà economica può tranquillamente venire in comune, spiegare le proprie ragioni e chiedere una rateizzazione che gli verrà concessa. Viviamo in un periodo economico particolarmente difficile e quindi in questo senso da parte dell’amministrazione cittadina c’è la massimo disponibilità per venire in aiuto».

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5 Commenti

1 Commento

  1. Antonio

    29 Novembre 2023 at 13:17

    il blocco del conto corrente personale è un atto doloso e criminale e noi accettiamo questa estorsione in SILENZIO. popolo di pecoroni.

    • Marcis

      29 Novembre 2023 at 19:44

      scrivete a Meloni Salvini a sto schifo di estorsioni legalizzati da pochi euro. Noi non accetteremo mai tale legge da imbecilli .
      Poi da Napoli anche arriva ste idiozie….che li non pagano nulla!

  2. giacomo

    29 Novembre 2023 at 16:02

    Dubito seriamente che una banca blocchi il conto personale ricevendo una richiesta di una qualsiasi ditta che si occupa di riscossioni.

    Nel caso in cui sia vero, il comune di Biella (o chi per esso) dovrà fare i conti con una schiera di agguerriti avvocati.

    Imparate ad amministrare meglio, la gente FORSE ne terrà conto.

  3. giacomo

    29 Novembre 2023 at 16:10

    P.S.

    Con 40 € di multa la maggior parte delle persone fa la spesa per 1 o al massimo 2 giorni (forse)
    Purtroppo quasi tutti dobbiamo usare l’auto e (la maggior parte di noi) gira e rigira nella speranza di trovare un parcheggio NON a pagamento.
    Valutare l’idea di abbassarle le multe? Nessuno della vostra amministrazione (e nelle precedenti) ci ha mai pensato?
    Rifletteteci su invece di nascondervi sempre dietro ad “azioni imposte”, forse per la gente sarebbe più facile venirvi incontro in qualche modo.

  4. Giovanni

    29 Novembre 2023 at 20:08

    La piaga dei parcheggi Blu, è un vantaggio per le amministrazioni, hanno “venduto” gli spazi pubblici, quali le strade per puro interesse, intanto chi paga sono i cittadini. Il peggio è che stanno arrivando le elezioni, ma come sempre non cambierà nulla, gli interessi sono sempre al primo posto.

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