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Attenti all’ultimo micidiale autovelox, si chiama TruCam

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Gli automobilisti sono avvisati. Con il TruCam, una sofisticatissima apparecchiatura  utilizzata dalle pattuglie della polstrada  con un incremento di controlli nel periodi dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, i trasgressori non avranno scampo. Chi premerà troppo sull’aceleratore o parlerà al telefono guidando, sarà multato dopo essere In queste giornate particolarmente critiche in cui si prevede un aumento di traffico, è stato organizzato un articolato spiegamento di forze: trenta pattuglie a presidiare le autostrade A26 e A21 e le altre arterie di maggiore transito, oltre alle aree di servizio e di parcheggio, dove ci saranno anche agenti in borghese.  

 

Il «TruCam» sarà utilizzato principalmente sull’A26. Funziona così: un segnale luminoso avverte, anche a un chilometro di distanza, l’arrivo di un veicolo che procede ad elevata velocità che, all’avvicinarsi, viene fotografato (davanti e non dietro come fa il telelaser) con una definizione d’immagine così elevata da immortalare qualsiasi gesto dell’autista, incluso appunto l’uso improprio del telefonino. La contestazione è immediata, appena pochi chilometri dopo, dove una pattuglia riceve il fermoimmagine dal collega che aveva azionato il «TruCam».

Gli automobilisti sono avvisati. Con il TruCam, una sofisticatissima apparecchiatura  utilizzata dalle pattuglie della polstrada  con un incremento di controlli nel periodi dei ponti del 25 aprile e 1° maggio, i trasgressori non avranno scampo. Chi premerà troppo sull’aceleratore o parlerà al telefono guidando, sarà multato dopo essere In queste giornate particolarmente critiche in cui si prevede un aumento di traffico, è stato organizzato un articolato spiegamento di forze: trenta pattuglie a presidiare le autostrade A26 e A21 e le altre arterie di maggiore transito, oltre alle aree di servizio e di parcheggio, dove ci saranno anche agenti in borghese.  

 

Il «TruCam» sarà utilizzato principalmente sull’A26. Funziona così: un segnale luminoso avverte, anche a un chilometro di distanza, l’arrivo di un veicolo che procede ad elevata velocità che, all’avvicinarsi, viene fotografato (davanti e non dietro come fa il telelaser) con una definizione d’immagine così elevata da immortalare qualsiasi gesto dell’autista, incluso appunto l’uso improprio del telefonino. La contestazione è immediata, appena pochi chilometri dopo, dove una pattuglia riceve il fermoimmagine dal collega che aveva azionato il «TruCam».

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