Attualità
Anche il “Privilege” alza bandiera bianca: «I giovani non vanno più nei locali»
Parla il titolare Alessandro Prina Mello
Anche il “Privilege Cafè” ammaina bandiera bianca. Cade inesorabile un’altra discoteca, disco bar o sala da ballo per giovani della città, a seconda della denominazione più alla moda. Un segno dei tempi, secondo lo storico proprietario.
Con grande onestà intellettuale, infatti, Alessandro Prina Mello, racconta: «Quest’anno la stagione non è mai iniziata. Non riusciamo più ad intercettare le nuove generazioni. Non riusciamo a capire il perché. E’ però un fatto con cui dobbiamo fare i conti. Saranno cambiati i tempi, i gusti dei ragazzi o altro… Noi però non riusciamo più a riempire il locale come nel passato. Quindi è stato inevitabile pensare di chiudere e di vendere. Lo faccio con grande amarezza, dopo oltre vent’anni di attività nel corso dei quali, qui, sono transitati migliaia di biellesi a bere, ballare e divertirsi».
Prina Mello prova a spiegare i tempi che corrono, dal suo punto di vista di esperto del popolo della notte: «I ragazzi non hanno certo smesso di ritrovarsi o di andare in giro, la sera e nei weekend. Semplicemente non vanno più nei locali. O comunque molto meno rispetto al passato. E’ un dato che vale per tutti. Probabilmente si ritrovano in abitazioni private. E poi c’è il discorso della musica e della socializzazione. In passato si poteva andare appunto nei locali serali, come il nostro. Oggi la musica invece la si ascolta ovunque e in molti altri modi, dal cellulare al computer. E per socializzare, conoscere e interagire con altre persone c’è il web.
«Non faccio il sociologo – prosegue Prina Mello -. Ma questi mi paiono i tempi moderni in cui un professionista del settore deve operare. Chissà, forse il nostro futuro è nel metaverso, dove potremo fare cose incredibili senza uscire di casa… Non a caso, comunque, da oltre un anno, svolgo anche il lavoro di agente di commercio, vista la crisi del settore. Mi dicono che i giovanissimi, la fascia d’età che tradizionalmente frequentava i nostri spazi, si ritrovano in Piazza Duomo. Sono andavo a vedere. Ci sono molti ragazzi e ragazze. Ma neanche un decimo di quelli che venivano a divertirsi alle nostre serate».
Prina Mello prova a guardare avanti: «Ho messo in vendita il locale, anche con un annuncio sui social. Mi piacerebbe che qualcuno lo rilevasse e lo avviasse nel solco della sua storia. Ma ovviamente uno fa quello che vuole. Spero nei prossimi mesi di organizzare altri appuntamenti, specifici per alcune fasce d’età. Oppure eventi a tema. Insomma, provo a stare in piedi, in attesa di un acquirente».
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